PALERMO – Formalizzato il trasferimento di Blutec al gruppo Pelligra Italia. Ad annunciarlo, con un post sui social, è il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
“Un giorno importante per la Sicilia e un segnale significativo per la politica industriale del Paese – ha scritto il ministro -. È stato formalizzato il trasferimento di Blutec al gruppo Pelligra. Termini Imerese può tornare ad essere un polo produttivo grazie a un investimento estero, con una soluzione per tutti i lavoratori, da tredici anni in cassa integrazione. Nessuno è rimasto indietro. Impegni mantenuti”.
Schifani: un nuovo corso per Termini Imerese
“Con il completamento della vendita dello stabilimento industriale ex Blutec al gruppo Pelligra, inizia oggi un nuovo corso per l’area industriale di Termini Imerese – ha detto il governatore siciliano Renato Schifani -. Un progetto che il mio governo ha fortemente voluto e sostenuto sin dal suo insediamento e che è stato possibile realizzare grazie al dialogo costante con il governo nazionale e, in particolare, con il ministro delle Imprese Adolfo Urso. Il lavoro congiunto di Presidenza, assessorato alle Attività produttive e assessorato al Lavoro ha permesso di tutelare sia i lavoratori che resteranno in servizio, e che saranno riqualificati per le nuove mansioni che andranno a svolgere, sia i lavoratori che hanno scelto di essere accompagnati nei percorsi di prepensionamento. Siamo fiduciosi che il gruppo Pelligra, attraverso il suo piano industriale, saprà dare nuova vita a un’area che è da sempre fondamentale per l’economia di tutta l’Isola”.
Tamajo: momento storico
“È un momento storico per Termini Imerese, per la Sicilia e per la politica industriale italiana – dichiara l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo -. Dopo oltre un decennio di abbandono, il governo Schifani ha portato nuova vita in un polo industriale che sembrava perduto. Ringrazio il ministro Adolfo Urso, per il suo impegno concreto, che ha reso possibile il passaggio dell’ex Blutec al gruppo Pelligra, garantendo una soluzione per tutti i lavoratori coinvolti”.
Pelligra ha assunto l’impegno di presentare un piano industriale aggiornato, che prevede l’assorbimento di 350 lavoratori del bacino. Altri 180 dipendenti saranno accompagnati in isopensione grazie all’intervento della Regione e dell’Inps, evitando così qualsiasi licenziamento per i lavoratori.
“L’obiettivo del nostro assessorato – conclude Tamajo – è chiaro: essere con le imprese e per le imprese, accompagnandole in un percorso di crescita e sviluppo che renda la Sicilia sempre più attrattiva in ambito imprenditoriale. La riqualificazione di Termini Imerese rappresenta un primo passo verso una Sicilia che guarda al futuro, capace di attrarre investimenti e creare occupazione”.
Le parole di Pelligra
“L’accordo raggiunto per la salvaguardia e riqualificazione dei lavoratori testimonia il nostro impegno nel creare in Sicilia nuove opportunità di lavoro per i tanti giovani lavoratori e le future generazioni” dichiara Ross Pelligra, Presidente della Pelligra Italia Holding.
“Forti della grande esperienza dell’azienda e degli importanti progetti di riqualificazione industriale realizzati in Australia, stiamo ora concentrando la nostra energia e professionalità nella realizzazione di un grande polo industriale manifatturiero innovativo e green in grado di attrarre nuove aziende e talenti”.
“Pelligra Italia ha tracciato il primo passo per il rilancio del polo di Termini Imerese che mira ad essere un punto di riferimento in tutto il Mediterraneo”, dichiara Giovanni Caniglia, Amministratore Delegato di Pelligra Italia Holding. “In questo percorso è stato fondamentale il contributo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, della Regione Siciliana e delle parti sociali che ringrazio e con cui abbiamo lavorato con il solo obiettivo di risolvere la crisi industriale più lunga d’Italia. La storia della Pelligra Italia Holding è legata indissolubilmente alla Sicilia, per cui siamo orgogliosi di contribuire per offrire un futuro alle prossime generazioni e ai tanti giovani siciliani”.
Il polo manifatturiero, industriale, commerciale ospiterà start up specializzate nell’innovazione dei processi industriali, la sede di Pelligra per la costruzione degli stabilimenti insieme ai partner, un’area manifatturiera per il food&beverage, una per lo sviluppo di nuove tecnologie ed una destinata alla logistica. L’hub consentirà a piccole e medie imprese del Sud Italia di accedere in modo facile e a costi competitivi a un’area industriale ideale per la produzione di prodotti dell’agroalimentare e per lo sviluppo di nuove tecnologie. Il polo siciliano rappresenta un primo importante investimento del lungo percorso che l’azienda sta realizzando in Italia.
Il progetto si inserisce nel più ampio programma di rilancio di Termini Imerese, che riguarda il potenziamento del porto e lo sviluppo di un interporto integrato. La possibilità di combinare diversi modi di trasporto (strada, ferrovia, mare), renderà infatti questo polo il baricentro intermodale di scambio delle attività produttive della Sicilia.
Il piano industriale di Pelligra Italia per lo stabilimento di Termini Imere si pone in continuità con i tanti progetti di riqualificazione realizzati dal gruppo in Australia. Tra questi l’intervento di trasformazione della fabbrica automobilistica Ford a Melbourne nello stabilimento di assemblaggio di Broadmeadows nel 2019, la realizzazione del Fortek Industrial Precinct, un polo industriale con un accesso autostradale e un accesso al porto a Geelong (a ovest di Melbourne) nel 2023 e il Lionsgate Business Park, un distretto industriale che si estende per 123 ettari a nord della città australiana di Adelaide, rilevato nel 2017.
Varchi: mantenuta la parola
“Con l’acquisizione dell’ex stabilimento Blutec da parte del gruppo Pelligra si mette la parola fine ad una battaglia importante per il Mezzogiorno e per tutti i lavoratori coinvolti, con l’esito positivo a lungo sperato: la salvaguardia dei livelli occupazionali e il rilancio dell’economia dell’indotto di Termini Imerese”. Lo dichiara il parlamentare Carolina Varchi, responsabile delle Politiche per il Mezzogiorno di Fratelli d’Italia.
“Ancora una volta, il Governo Meloni ha mantenuto la parola data, assicurando un futuro concreto e stabile per un polo industriale storico siciliano, nel pieno rispetto dell’impegno preso nei confronti dei lavoratori e delle loro famiglie. Il risultato raggiunto si deve soprattutto alla lungimiranza e alla determinazione del Ministro Urso, che ha lavorato instancabilmente per arrivare a questa conclusione, confermando l’attenzione del Governo verso il rilancio delle realtà produttive del Sud Italia. Il passaggio di Blutec al gruppo Pelligra rappresenta un traguardo fondamentale per l’economia locale, atto a garantire stabilità e nuove opportunità di crescita per il territorio”, ha concluso Varchi.
Mastrosimone (Fiom-Cgil): ora un confronto con Pelligra
“Dopo 13 anni finalmente qualcosa di concreto che può aprire nuove e positive prospettive per l’area industriale ex Fiat ed ex Blutec di Termini Imerese. E’ ora fondamentale che si apra subito il confronto con Pelligra Holding Italia sul piano industriale , la missione produttiva e sui tempi e le modalità di ripresa delle attività dei 350 lavoratori che passano alle dipendenze gruppo. La Fiom chiede anche che siano ricollocati i 200 lavoratori dell’indotto – dice Roberto Mastrosimone, esponente della Fiom Cgil nazionale -. Per 183 lavoratori ex Blutec , si apre invece, a partire dal primo di gennaio, la strada dell’accompagnamento alla pensione con l’isopensione, per Mastrosimone “anche questo un risultato, un percorso da noi sostenuto”.
Il sindacalista aggiunge: “Chiediamo di sapere quali aziende di allocheranno nell’area e le prospettive di ulteriore sviluppo che il piano industriale si pone”. Il sindacalista sottolinea che “l’accordo di programma mette peraltro a disposizione 105 milioni per la reindustrializzazione. In questo ambito- rileva- assumono importanza il porto e l’interporto su cui l’intervento deve essere immediato per restituire a questa area industriale il ruolo di polmone produttivo per tutta la Sicilia occidentale,che ha avuto in passato”. Per Mastrosimone “realizzata la cessione ,adesso da parte della Regione e del governo nazionale occorre il massimo della vigilanza sulla realizzazione e per il sostegno dei piani di rilancio”.
Fim Cisl: vigileremo sul piano industriale
“La formalizzazione del trasferimento di Blutec al gruppo Pelligra, è un momento importante e un passo verso la soluzione attesa da anni, da tanti lavoratori e dalle loro famiglie. Adesso si proceda con tutti gli accordi sul personale stipulati negli ultimi mesi e con il piano industriale”. Ad affermarlo è Antonio Nobile segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani che commenta così l’annuncio della formalizzazione del trasferimento di Blutec al gruppo Pelligra Italia, da parte del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Urso. “Il confronto chiaramente proseguirà perché adesso bisogna discutere del piano industriale della Pelligra Holding. Siamo convinti che come fatto finora, il dialogo e la serietà che ha contraddistinto le parti, porterà a risultati positivi non solo per i lavoratori ex Blutec ma per tutto il territorio”. Intanto vanno avanti le procedure per i 183 lavoratori che non verranno assunti dal gruppo per i quali scatterà la cosiddetta procedura di ‘isopensione’, l’accompagnamento alla quiescenza per dipendenti delle imprese in crisi, per facilitarne l’acquisizione da parte di altre aziende e il passaggio per i 350 impiegati che transiteranno nel gruppo che ha acquisito l’area di Termini Imerese nel palermitano. “Negli ultimi mesi i passi in avanti sono stati evidenti – continua Nobile vigileremo affinché si possa giungere presto alla chiusura definitiva della vertenza e al rilancio del sito industriale come merita il territorio, i lavoratori e le loro famiglie che da anni vivono nell’ansia dovuta a un futuro incerto”. “Alla Regione Siciliana – conclude Nobile – chiediamo di continuare a supportare con la stessa determinazione la reindustrializzazione dell’area completando gli investimenti previsti”.