Bonaccorsi (Pd): "Sul porto ho detto la mia. E chi ha fatto silenzio"

Bonaccorsi (Pd): “Sul porto ho detto la mia. E c’è chi ha fatto silenzio”

Il consigliere comunale dem
L'INTERVENTO
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CATANIA – L’intervento è del consigliere comunale del Pd a Palazzo degli elefanti, Damien Bonaccorsi. Che torna sulla questione legata all’approvazione del Piano Regolatore del Porto.

“È un atto irregolare, sbagliato e pericoloso – dice -. In molti passaggi, ignora le norme e calpesta il buon senso. Manca la Valutazione Ambientale Strategica, in violazione del D.Lgs. 152/2006. Il Documento di Programmazione Strategico di Sistema (DPSS) è fermo al 2020 e non tiene conto della nuova configurazione dell’Autorità Portuale, che oggi comprende anche i porti di Siracusa e Pozzallo.

Senza un DPSS aggiornato, non è legittimo procedere con un PRP specifico. Si prevedono interventi su aree fuori dalla competenza dell’Autorità Portuale, come la Scogliera d’Armisi, e addirittura lo spostamento illegittimo del torrente Acquicella, oltre a un aumento vertiginoso di volumetrie: più di 3 milioni di metri cubi”.

“Un abuso”

Ed ancora: “Questa non è pianificazione: è un abuso travestito da sviluppo, con il beneplacito di chi avrebbe dovuto rappresentare un’alternativa.

Il mio voto è stato fermamente contrario, senza ambiguità. Non solo perché sono coerente con il programma progressista che abbiamo sottoscritto insieme a migliaia di cittadine e cittadini, ma perché credo che sostenere un atto del genere sia incompatibile con l’impegno solenne preso con gli elettori.
Votare questo piano significa tradire ciò che diciamo di rappresentare: la legalità, la sostenibilità, l’idea di una città giusta, vivibile, pensata per le persone e non per gli interessi di pochi”.

“C’è chi ha scelto il silenzio”

Infine: “È stato approvato un piano senza visione, senza trasparenza e senza coerenza. Non servono proclami né giustificazioni di comodo: sarà il tempo a dimostrare quanto questa scelta sia stata sbagliata. Il problema è che lo farà sulle spalle dei catanesi.

Io ho fatto la mia parte, con coraggio e responsabilità. Sono rimasto fermo sulle posizioni che abbiamo espresso in campagna elettorale. L’ho fatto oggi e continuerò a farlo domani.
Chi ha scelto il silenzio – o peggio ancora, il compromesso – prima o poi dovrà risponderne davanti alla città”.


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