PALERMO – Buone notizie per Acqua dei Corsari, la borgata marinara più a sud di Palermo, che potrebbe veder rinascere l’area del Teatro del Sole, lì dove dovrebbe sorgere il parco intitolato a Libero Grassi. Quasi 11 ettari che da anni aspettano di essere messi in sicurezza e su cui per lungo tempo si è discusso per la presenza di alcune sostanze inquinanti. La giunta Orlando lo scorso novembre aveva redatto un progetto preliminare da 11 milioni di euro che la Regione, adesso, ha ammesso a finanziamento.
“Adesso potremo passare al progetto esecutivo – spiega il vicesindaco Sergio Marino a Livesicilia – e, una volta acquisite le autorizzazioni da parte della Regione, potremo partire con la messa in sicurezza del sito. Il Comune non avrebbe mai potuto trovare le risorse necessarie e quindi è un grande risultato: adesso, con le associazioni, avvieremo una progettazione partecipata per scegliere le destinazioni di un’area molto vasta e che quindi potrebbe prestarsi ad attività di vario tipo. In conferenza di servizi la Regione aveva chiesto di bonificare l’area isolando il parco che, adesso, potrà tornare fruibile”.
Difficile prevedere quali saranno i tempi, ma sicuramente l’iter richiederà alcuni anni e la speranza è che non ci siano altri intoppi. Il progetto prevede la messa in sicurezza dell’area con barriere passive, membrane e strati di copertura che impediscano sia i rischi per l’uomo, sia l’arrivo in mare delle sostanze inquinanti.
“E’ un’ottima notizia non solo per la riqualificazione della costa sud, ma per tutta la città: finalmente restituiremo ai palermitani uno dei tratti più incantevoli della costa e un’area su cui poter svolgere attività sportive, sociali e culturali – dice il capogruppo del Pd Dario Chinnici – Grazie all’impegno del vicesindaco Sergio Marino e dell’assessore regionale al Territorio Toto Cordaro adesso si potrà passare alla fase esecutiva: ci auguriamo che i tempi siano celeri e che si coinvolgano le associazioni e le realtà del territorio, così da consentire di mettere in sicurezza un’area da troppo tempo abbandonata”.