Circa 1.200 persone sono state arrestate oggi nell’accampamento montato da oltre due mesi di fronte al quartier generale dell’esercito a Brasilia: lo rende noto GloboNews, precisando che gli arrestati sarebbero legati ai disordini scoppiati ieri all’esterno e all’interno dei palazzi del potere.
Secondo il portale, gli arresti sono stati eseguiti dalla polizia federale.
Condanne dell’attacco da tutto il mondo.
Per il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, “la volontà del popolo brasiliano e le istituzioni devono essere rispettate” e si è detto “fiducioso che sarà così, perché il Brasile è un grande Paese democratico”.
Ma intanto Proseguono anche oggi, in Brasile, i blocchi stradali promossi dai sostenitori dell’ex presidente, Jair Bolsonaro. Oltre allo Stato amazzonico di Mato Grosso – il più colpito, la notte scorsa, dalle proteste – si registrano blocchi anche su strade e autostrade di San Paolo, lo Stato più importante del Paese, e in altri centri brasiliani.