Siete l'unico giornale che segue questa vicenda puntiualmente, senza fare sconti, mostrando quel coraggio e impegno di cui i siciliani hanno bisogno per sperare di riportare la poltica ai valori dell'onestà, competenza e impegno, senza i quali questa terrà continuerà nel suo sottosviluppo morale, cultururale e sociale, per cui i giovani migliori continueranno a scappare e chi resta si lamenta, si rassegna, si adegua.


Viene da ridere a leggere le parole di questo (ex) dirigente sanitario che, in pieno stile siciliano, fa le “tragedie” e parla di “dignità” mentre si dimette dall’ufficio ricoperto in seno ad una azienda ospedaliera che offre servizi da terzo mondo, privando in sostanza tantissimi cittadini palermitani del diritto (costituzionalmente sancito) alla salute. Se siffatta azienda versa in tali condizioni la colpa sarà o no anche la sua? Certo, la colpa non può essere unicamente sua. Ma è impossibile negare che sia anche la sua. Ben vengano, quindi, le sue dimissioni; anche se con esse occorre subirsi il prevedibile corollario di piagnistei