CATANIA – Il successo ottenuto ai danni della Virtus Entella ha riportato entusiasmo in casa Catania, colmando con i tanti segnali positivi emersi dalla gara contro i liguri il vuoto di un incipit stagionale ben al di sotto delle aspettative. Il baratro del fondo della classifica adesso è alle spalle e per i rossoazzurri può davvero iniziare un nuovo torneo, dopo le tante, forse troppe, false partenze che hanno caratterizzato il primo quarto di campionato.
Sotto il profilo del gioco si è finalmente vista la tanto attesa mano di Sannino, con precisi compiti in campo per ognuno degli undici interpreti, la cui esecuzione dello spartito distribuito prima dell’ingresso in campo dal tecnico campano ha consentito al Catania di muoversi in modo armonico e compatto, lasciando raramente il pallino del gioco all’Entella, arrivata in Sicilia con l’intento di fare punti e trasformata, nel finale di gara, dagli etnei nel capro espiatorio di un percorso sin qui infausto.
Dopo le critiche, talvolta pacate talaltra feroci, un plauso va elargito anche ai singoli. Escalante, Rinaudo e Martinho hanno assicurato qualità alla manovra; ad impreziosire l’ottima prova dei sudamericani, anche le reti con cui il Catania ha prima sbloccato e poi messo in ghiaccio il match. Sauro e Capuano hanno dato serenità a un reparto difensivo scosso dall’esorbitante quantità di reti subite per via di ingenuità evitabili, Peruzzi e Monzon hanno dimostrato di poter ancora tornare utili alla causa rossoazzurra.
Ad ogni modo, i dodici punti strappati a questo traumatico avvio di stagione non bastano per riproporre ambizioni ancora acerbe e la cui maturazione passa necessariamente dal lavoro quotidiano e dalle vittorie sul campo. Non c’è un attimo da perdere ed è già il momento di tornare a faticare a Torre del Grifo, rivolgendo lo sguardo al confronto in programma sabato pomeriggio sul campo dell’Avellino di Rastelli.
Una sfida, contro un avversario che da due stagioni frequenta i quartieri alti della cadetteria, che gli etnei dovranno affrontare, ancora una volta, con il coltello tra i denti. Uscire dal “Partenio” con un successo permetterebbe al Catania di avvicinare sensibilmente, se non addirittura agguantare, la colonna sinistra della graduatoria. E a quel punto potrebbe avere inizio un’altra storia.