Calenda, nuovo affondo: "Necessario commissariare la Sicilia" VIDEO

Calenda, nuovo affondo: “Necessario commissariare la Sicilia” VIDEO

Il leader di Azione a Palermo ribadisce la propria critica

PALERMO – “Il commissariamento della Sicilia è necessario. I siciliani hanno bisogno che lo Stato si occupi di loro visto che l’Assemblea regionale pensa soltanto a piazzare chi non è stato eletto, o chi le conviene, per meri interessi politici”. Così Carlo Calenda, leader di Azione, da Palermo, critica fortemente il governo regionale durante la conferenza stampa all’Nh Hotel. “Un sistema che si autoalimenta e che serve a distribuire soldi, ma non ai cittadini”, aggiunge.

Il motivo per cui Calenda è venuto a Palermo è chiaro. “Ho avuto uno scontro col governatore durante la festa di Forza Italia, ora le stesse cose gliele vengo a dire qui dove sono stato eletto”. Presente alla conferenza stampa, oltre al vicesegretario di Azione Ettore Rosato, anche Ismaele La Vardera, leader di Controcorrente.

Calenda: “Classe di feudatari”

Al centro del dibattito sollevato da Calenda, così come già avvenuto alla festa di FI, c’è la questione delle ultime nomine alla Regione. “Non è possibile che difronte ad una Sicilia che è ultima nelle classifiche ci si debba occupare della spartizione di poltrone e di potere. Stiamo assistendo ad un continuo smembramento di questa regione ad opera di una classe di feudatari. Ad offendere i siciliani non sono certo io -aggiunge – ma il modo in cui Schifani gestisce le nomine di società che dovrebbero dare un servizio per il bene dei siciliani e che invece vengono usate come scambio addirittura per i tesseramenti al congresso di Forza Italia”.

L’affondo su Genovese

“Chi insulta i siciliani è chi prende un ragazzo, sia pure bravissimo (Luigi Genovese, ndr), senza l’esperienza necessaria per fare il presidente della società dei trasporti siciliani e lo fa solo per accaparrarsi le simpatie e il sostegno di Raffaele Lombardo”.

Il voto segreto e le ‘mance’ ai deputati

Polemiche poi anche sul voto segreto all’Ars e sulle mance ai deputati regionali. “Il voto segreto è uno scandalo che non c’è in nessun’altra parte d’Italia – incalza il leader di Azione -, così come le mance date ad ogni consigliere regionale. Non è normale – prosegue Calenda – che ad ogni legge di bilancio, mentre ci sono servizi pubblici colabrodo, si spartiscano le mance che, tra l’altro, prende anche l’opposizione per partecipare allo sperpero. Dovrebbero rinunciarci”.

L’appello ai siciliani

“Spero che i siciliani ci diano fiducia – conclude Calenda -. Azione sta andando avanti tenendosi ben lontana da questo mondo. Compiendo la scelta complicata, difficile, di resistere a chi cerca alleanze per i propri interessi personali dicendo di possedere migliaia di voti. I siciliani hanno diritto ad avere la stessa qualità dei servizi che c’è nel resto d’Italia e che ad oggi non hanno pur avendo l’autonomia a causa di una classe politica di feudatari che si spartisce il potere”.


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