Calenda: "Si parla di Ponte da 50 anni ma non arriverà mai"

Calenda: “Si parla di Ponte da 50 anni ma non arriverà mai”

"La nostra Sicilia diversa da quella di Cuffaro"
VERSO LE EUROPEE
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MESSINA – “Sono quasi 50 anni che discutiamo del ponte sullo Stretto, mi chiedo quanto ancora dobbiamo discuterne, forse bisognerebbe prima pensare al reparto di Cardiologia di Taormina. La nostra posizione sul ponte è sempre stata la stessa ed è molto chiara: non ho niente contro le grandi opere neanche il ponte sullo Stretto, ma prima si rimettono a posto le strade, le ferrovie e gli ospedali”. Lo ha detto il leader di Azione Carlo Calenda all’istituto Cristo Re a Messina per presentare il suo libro ‘Il patto oltre il trentennio perduto”.

“Altrimenti, – prosegue – è solo una presa in giro per i cittadini. Qui c’è un problema grande con l’ospedale, vorrei che si chiedesse ai cittadini se preferiscono il ponte o l’ospedale. Anzi un ponte che non arriverà mai o l’ospedale perché lo sappiamo benissimo che tornerò qui tra 10 anni e mi rifarete la stessa domanda su cosa penso del Ponte. Nel frattempo l’ospedale e il reparto di Cardiologia si saranno spostati”.

Il leader di Azione ha parlato anche della vicenda legata all’Agenzia di stampa Agi: “Ero in piazza con i giornalisti dell’Agi penso che sia un pericolo per la democrazia, che i giornali e le agenzie stanno diventando strumenti di lobby per grandi gruppi. Questo credo che determini il fatto che la democrazia ad un certo punto è a rischio”.

I migranti

“Non ha fatto il blocco navale la Meloni? Pensi quanto voti ha preso dalle persone a cui ha promesso che lo avrebbe fatto. Possiamo stabilire – prosegue – un principio di merito e dire ai cittadini di votare chi promette meno perché forse mantiene qualcosa. Sarebbe sicuramente meglio”.

“Dobbiamo chiudere questa seconda Repubblica, perché un elettore di Sinistra che voleva salari, sanità e scuola non li ha ottenuti, un elettore di Destra che voleva meno tasse, meno Stato, meno migranti non li ha ottenuti. Dobbiamo smettere di fare politica con gli influencer, dobbiamo costruire un grande partito della Repubblica che si ispiri alla Costituzione, che la smetta con i superbonus che distruggono le casse dello Stato e che insista sulle cose che contano, che sono appunto sanità, salari e scuola”.

Gli accordi in vista delle Europee

“Noi abbiamo fatto per le elezioni europee – ha aggiunto Calenda – un accordo con i partiti repubblicani, il partito liberale di qui che si ispira alla tradizione nobile di Gaetano Martino e partiti socialisti liberali. È una formazione liberale e repubblicana che ha come obiettivo di chiudere il bipolarismo che non ha prodotto altro che sfaceli e lo sanno tutti. Anche le promesse degli altri partiti si stanno rivelando per quello che sono promesse vuote. Bisogna avere – ha sottolineato – persone che hanno gestito, lavorato, che sanno implementare le cose, che lo fanno con pragmatismo e sono certamente europeiste e antifasciste, ma non parlano tutto il giorno di fascismo e comunismo. Questo è quello che è Azione e chi ci vota vuole questo”.

La candidatura alle Europee

“Deciderò se candidarmi alle europee con la direzione del partito, noi abbiamo in campo Giangiacomo Palazzolo e Sonia Alfano che rappresentano una Sicilia che non è quella di Cuffaro, non è quella che possiede i voti, ma è quella che si fonda sul libero voto di opinione dei siciliani e che può contare in Europa. Una lista fatta da persone che in Europa ci sono state, – prosegue Calenda – che hanno esperienza giuridica e sanno seguire i dossier. Oppure vogliono come succederà in queste elezioni, che Cuffaro, Sammartino e altri si misurini su quanto valgono perché per loro le elezioni sono questo in vista delle prossime regionali. Invece sono elezioni europee e bisogna mandare persone capaci e noi faremo la miglior lista mai fatta in Italia dal punto di vista di qualità, competenza e pulizia”.

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