Calendario Covid, Sicilia gialla: regole per quarantena e pass -

Calendario Covid, Sicilia gialla: regole per quarantena e pass

Giorno per giorno cosa cambierà con le nuove regole e la trasformazione della Sicilia in zona gialla
I PROVVEDIMENTI
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PALERMO – Covid, Sicilia verso la zona gialla, mentre è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto legge 229 del 30 dicembre 2021. Approvato dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza, il decreto introduce misure urgenti per il contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19 e disposizioni in materia di sorveglianza sanitaria. Di seguito le principali misure.

Green Pass rafforzato

Dal 10 gennaio 2022 fino alla cessazione dello stato di emergenza, si amplia l’uso del Green Pass rafforzato a una serie di attività anche all’ aperto. Sarà  inoltre necessario per l’accesso e l’utilizzo dei mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale.

Il Governo ha approvato, il 23 e il 29 dicembre, una serie di misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19, tra queste l’estensione dell’uso del green pass rafforzato, dal 10 gennaio 2022, per attività e servizi: al chiuso per piscine, palestre e sport di squadra; musei e mostre; al chiuso per i centri benessere; centri termali (salvo che per i livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche); parchi tematici e di divertimento; al chiuso per centri culturali, centri sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia); sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò; alberghi e altre strutture ricettive compresi i servizi di ristorazione prestati all’interno degli stessi anche se riservati ai clienti ivi alloggiati; feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose; sagre e fiere; centri congressi; servizi di ristorazione all’aperto; impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici; piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto; centri culturali, centri sociali e ricreativi per le attività all’aperto; mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale.

Sicilia verso la zona gialla

Da lunedì anche la Sicilia passerà in zona gialla. Il cambio di fascia, quando manca ancora l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, è stato anticipato dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, al quale è stata comunicata la decisione adottata dal ministero. “Anche la Sicilia, come ho anticipato nei giorni scorsi, entra in fascia gialla. Rispetto a un anno fa e nonostante la massa enorme di contagi, potrebbe apparire una minima restrizione. Ma io voglio fare ancora appello a tutti i siciliani: è tempo di rispettare le regole che conosciamo da due anni”, sottolinea il governatore. “I nostri cittadini hanno mostrato di essere responsabili, lo conferma l’aumento delle vaccinazioni in questi ultimi giorni. Possiamo vivere la nostra socialità serenamente: basta farlo con accortezza”, ha aggiunto.

Quarantene

Dal 31 dicembre 2021, il decreto prevede che la quarantena preventiva non si applica a coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al COVID-19 nei 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione nonché dopo la somministrazione della dose di richiamo. Fino al decimo giorno successivo all’ultima esposizione al caso, a queste persone è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 e di effettuare – solo qualora sintomatici – un test antigenico rapido o molecolare.

Si prevede inoltre che la cessazione della quarantena o dell’auto-sorveglianza consegua all’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare, effettuato anche presso centri privati; in tale ultimo caso la trasmissione all’Asl del referto a esito negativo, con modalità anche elettroniche, determina la cessazione di quarantena o del periodo di auto-sorveglianza.

Vedi la Circolare del 30 dicembre 2021

Capienze per eventi e competizioni sportive

Il decreto prevede che le capienze saranno consentite al massimo al 50% per gli impianti all’aperto e al 35% per gli impianti al chiuso.

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