PALERMO – Giuseppe Calvaruso resta in carcere, Silvestre Maniscalco e Francesco Paolo Bagnasco vanno ai domiciliari, mentre Giovanni Spanò torna libero. Sono le decisione del giudice per le lì’indagini preliminari Piergiorgio Morosini sui fermati del blitz dei carabinieri.
Nel caso di Spanò (difeso dall’avvocato Filippo De Luca, è indagato per estorsione) il gip non ha ravvisato i gravi indizi di colpevolezza. Per gli indagati ai domiciliari (i reati contestati sono sequestro di persona e lesioni aggravate) la misura meno afflittiva è stata ritenuta sufficiente a garantire le esigenze cautelari.
Resta sospesa la posizione del quinto fermato, Giovanni Caruso, considerato il braccio destro di Calvaruso, costretto all’isolamento domiciliare perché positivo al Covid.