Il Codacons: "Non ha lo statuto | Camera di commercio va sciolta" - Live Sicilia

Il Codacons: “Non ha lo statuto | Camera di commercio va sciolta”

L'associazione dei consumatori informa il Mise e la Presidenza della Regione.

SICILIA ORIENTALE
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PALERMO – Con una “diffida inviata al Ministero dello sviluppo economico e al presidente della Regione Siciliana”, il Codacons ha “chiesto di disporre lo scioglimento della Camera di Commercio di Catania, Ragusa e Siracusa della Sicilia Orientale” perché “pur essendo stata istituita con formali delibere del 2015 e con organi politico-amministrativo insediati il 4 settembre 2017, ad oggi non dispone di alcuno statuto, in piena violazione della normativa vigente”.

L’assenza di statuto, oltre a costituire una violazione di legge – afferma Giovanni Petrone, presidente regionale del Codacons – impedisce il regolare funzionamento dell’Ente e dei suoi organi, non essendoci una fonte che disciplini in modo dettagliata attribuzioni e competenze, con il rischio che alcuni organi potrebbero invadere e arrogarsi competenze e funzioni proprie di altri, o rimanere inerti e non esercitarle”.

“Ritengo che sia anomalo che nessuno si sia mai accorto dell’assenza dello Statuto. Lo statuto in un ente così importante come quello della Camera di Commercio della Sicilia Orientale serve come per tutti gli enti a definire le regole del gioco – lo dichiara Vincenzo Figuccia deputato dell’Udc all’Ars e leader del Movimento Cambiamo la Sicilia che prosegue – quantomeno strano, anomalo – sottolinea – che nessuno se ne sia mai accorto. Chiedo quindi al Presidente della Regione di intervenire subito su quest’anomalia ricordando che pur le camere di commercio sono state spesso oggetto di attenzione da parte di interessi, del malaffare e di progetti, sovente criminosi, finiti altrettanto spesso in inchieste che hanno coinvolto negli anni nomi eccellenti. Oggi, chiedo quindi al Presidente della Regione di intervenire subito sulla base di questa diffida legale per arrivare alla sospensione e fare in modo che la legalità, la trasparenza e il rispetto delle regole vengano garantite all’interno di strutture così delicate”.


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