Lorenza Alagna, figlia di Matteo Messina Denaro, “non ha mai rinnegato” il padre. Affida il suo pensiero all’avvocato Franco Lo Sciuto, e invita a non intaccare la “sfera intangibile dei rapporti padre-figlia”.
Sui media è venuta fuori la notizia che Lorenza Alagna, protetta dalla famiglia della madre Francesca, avesse deciso di non andare a trovare il padre detenuto nel carcere de L’Aquila. Alla figlia, al loro complicato rapporto, Messina Denaro ha dedicato alcuni appunti manoscritti trovati nel covo di via Cb 31. Lettere, pensieri da fare leggere alla ragazza.
La smentita
“Sono state diffuse attraverso i mezzi di informazione a tiratura nazionale e di divulgazione online, sin dai giorni immediatamente successivi all’arresto e con ritmo sempre più incessante ed insistente, notizie destituite di ogni fondamento, riguardanti una presunta manifestazione di volontà da parte di Lorenza Alagna di rinnegare ogni contatto con il padre – si legge nella nota dell’avvocato Lo Sciuto – Si smentisce in modo categorico tutto ciò che è stato pubblicato falsamente. Lorenza Alagna mai ha rilasciato alcuna dichiarazione che potesse indurre a ritenere la volontà di rinnegare ogni contatto con il padre a seguito dell’avvenuto arresto, con la doverosa precisazione che mai e poi mai sono intervenuti contatti con lui fin dalla nascita”.
Lorenza fino al 2013 viveva nella casa della nonna paterna a Castelvetrano. Poi si sono trasferiti altrove. Porta il cognome materno.
Rapporto “insindacabile”
“La sfera del rapporto padre-figlia è intangibile e insindacabile, e, come tale, deve rimanere rigorosamente riservata – continua il legale – Non possono, pertanto, tollerarsi indebite intromissioni nella sfera di questi rapporti, le cui dinamiche devono restare estranee alle cronache ed alle critiche da parte di giornalisti, sociologi, opinionisti, mass-mediologi e di tutte quelle figure che, a vario titolo, dispensano sapere e giudizi sui mass-media. Ogni ulteriore intervento sul punto dovrà ritenersi indesiderato, inopportuno e fonte di sicuro turbamento per Lorenza”.
Critiche all’insegnante
Un passaggio molto critico della nota è rivolto ad una docente del liceo di Castelvetrano frequentato da Lorenza, intervistata da alcune televisioni: “Si invita la solerte insegnante di letteratura italiana, che richiama con passione contatti di natura scolastica con Lorenza Alagna e con l’intera classe di liceali, limitatisi, per inciso, ad un mese di supplenza durante i 5 anni di liceo, ad astenersi dalla divulgazione di racconti e commenti in travisamento di fatti sulle testate nazionali, verosimilmente dettati dall’irrefrenabile ed incontrollabile smania di apparire sulle prime pagine dei giornali e delle tv di stato. Le indebite interferenze ad oggi rilevate, hanno persino attinto la sfera dei rapporti riguardanti il nucleo familiare costituito da Lorenza e dal di lei compagno”.
Lorenza Alagna intende “rivendicare la incontestabilità e legittimità di ogni scelta personale e intima attinente alla sfera dei rapporti con il padre mai rinnegato”.