ROMA – “Da sabato 5, e per tutto il mese di agosto, sarò in giro per la Sicilia a raccontare il sogno di una Sicilia a 5 Stelle. Con me ci saranno pure Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista. Faremo una cosa mai fatta prima: una full immersion nei luoghi e negli eventi più belli e caratteristici della nostra Isola, visiteremo sagre e festival, piazze e spiagge, arriveremo fin sotto il vostro ombrellone a parlarvi di futuro. Perché questa volta la cambiamo davvero questa terra, ma per farlo abbiamo bisogno del vostro aiuto”. Lo annuncia in un post sul blog di Beppe Grillo Giancarlo Cancelleri, candidato M5S alla presidenza della Sicilia. “Ci troviamo di fronte a una svolta epocale. La Sicilia potrebbe essere la prima regione ad abolire vitalizi e privilegi, a dimezzare gli stipendi dei parlamentari, a sperimentare il reddito di cittadinanza, a chiudere le discariche e passare al 100% di differenziata, a sbloccare appalti fermi da anni”, scrive Cancelleri presentando il tour “A tutta Sicilia” che partirà da Marina di Ragusa.
“Ottimo il sì della Camera al taglio dei vitalizi degli ex parlamentari. Ora tocca alla Sicilia cancellare questo odioso privilegio”. Questo il commento del candidato presidente alla Regione del M5S, Giancarlo Cancelleri, sulla vittoria di tappa a Montecitorio, fortemente voluta dal M5S, che da sempre si batte per cancellare questo insopportabile privilegio dal sapore medioevale”. “I vitalizi degli ex deputati in Sicilia – dice Cancelleri – costano oltre 17 milioni di euro l’anno e rappresentano uno scandaloso pugno allo stomaco dei cittadini. In questa legislatura abbiamo provato varie volte a tagliarli con mille proposte, ma i partiti ed il governo ci hanno sempre detto di no, continuando a difendere i loro privilegi e ormai pare impossibile che si faccia qualcosa entro la fine del mandato. Vorrà dire che, se i siciliani ci daranno la loro fiducia a novembre, il taglio, con apposita nostra legge, sarà uno dei primi provvedimenti del nostro governo”. Da rivedere per il M5S pure la questione delle pensioni dei deputati dell’Ars. “Noi – spiega Cancelleri – abbiamo da tempo presentato una norma all’ufficio di presidenza dell’Ars per modificare il meccanismo che le regola. Queste devono essere calcolate con la legge Fornero, i parlamentari devono andare in pensione in base ai contributi versati come avviene per tutti i comuni mortali e non dopo quattro anni e mezzo di legislatura, come accade ora. Noi il nostro esempio l’abbiamo dato rinunciando a quel privilegio travestito da pensione, ma nessun politico si è sognato di seguire le nostre orme, come ampiamente previsto”.

