TERMINI IMERESE (PALERMO) – Il loro padrone era alla ricerca di un’area dove potesse cominciare l’addestramento alla caccia. Due cani razza “beagles” di un cacciatore palermitano al quale, ieri, si è presentato un pomeriggio drammatico che si è conlcuso, però, con il lieto fine. I due cani, utilizzati per cacciare piccola selvaggina (conigli, lepri o volpi), si sono infatti improvvisamente allontanati dal padrone, fino a quando li ha persi di vista.
Il cacciatore, in una domenica come tante, si è ritrovato a dover disperatamente cercare qualche traccia dei suoi cani, fino a quando si è reso conto che si erano introdotti nell’area archeologica in cui si trova il museo di Himera, a Termini Imerese e precisamente in contrada Buonfornello. Ma non solo, perché i due cani avevano rilevato la presenza di un animale e hanno cercato di raggiungerlo in profondità, fin nella sua tana. E al punto da rimanere bloccati.
Ad attirare la loro attenzione, infatti, era stata un istrice che, nonostante fosse di grosse dimensioni, non era di sicuro grande quanto i cani che, nell’intento di avvicinarsi, sono rimasti bloccati. Dopo essere entrati con forza nel nascondiglio dell’istrice, infatti, nono sono più riusciti ad uscire. E il loro padrone non ha avuto la possibilità di intervenire in alcun modo.
Ha così deciso di lanciare l’allarme, i suoi cani rischiavano di morire soffocati. In contrada Buonfornello sono così arrivate due squadre dei vigili del fuoco. Erano le 14 di ieri pomeriggio quando il cacciatore li ha contattati per chiedere aiuto.
L’intervento, nel corso del quale è stato necessario l’utilizzo di una ruspa, è terminato soltanto alle 23. Sul posto anche i carabinieri di Termini Imerese. Nove ore, in tutto, per liberare i quattrozampe e l’istrice, rimasti letteralmente intrappolati e tornati, dopo la brutta avventura, a casa con il loro padrone.