Cannizzaro, primo intervento 'Pap' di ricostruzione seno - Live Sicilia

Cannizzaro, primo intervento ‘Pap’ di ricostruzione del seno

Nell'ospedale catanese è stata applicata, per la prima volta in Sicilia, la tecnica di ricostruzione con tessuti prelevati dalla coscia

CATANIA – Ricostruire il seno dopo il tumore utilizzando cute e grasso dell’interno coscia: è l’innovativa tecnica ‘Pap’ (dal nome dell’arteria femorale profonda: Profunda Artery Perforator Flap), chge è stata applicata per la prima volta in Sicilia nell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania. L’intervento è stato effettuato con successo nei giorni scorsi nel Centro Grandi Ustioni per la ricostruzione del seno di una donna di 40 anni affetta da una neoplasia della mammella.

Il trapianto ha permesso di restituire un seno con forma e volume molto naturali grazie all’impiego di cute e grasso prelevati dalla regione interna della coscia. La muscolatura è stata preservata e i tessuti sono stati trapiantati in sede mammaria e rivascolarizzati con i vasi toracici interni. L’intervento è stato eseguito dal dottore Giuseppe Lombardo, chirurgo plastico del Centro Grandi Ustioni, con il coordinamento del dottore Rosario Ranno, direttore del Centro, della dottoressa Francesca Catalano, direttore della Senologia, e del dottore Savino Borracino, direttore di Anestesia e Rianimazione. L’operazione è durata circa quattro ore e la paziente è stata dimessa in terza giornata operatoria in ottimo stato di salute.

“La tecnica Pap – afferma l’Azienda – si rivela fondamentale per la ricostruzione autologa delle mammelle in tutte quelle pazienti con carente tessuto addominale o con cicatrici chirurgiche addominali che non permettono l’utilizzo del lembo Diep, un’altra tecnica di ricostruzione autologa, ma attraverso il prelievo di cute addominale, da anni applicata al Cannizzaro”.

“Nell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro – sottolinea il Commissario straordinario dottore Salvatore Giuffrida – sono ormai routinari interventi microchirurgici ad alta complessità. Questa nuova tecnica amplierà il bacino delle pazienti che potranno usufruire della ricostruzione autologa in un’ottica di un recupero psico-fisico completo post-mastectomia”.


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