Canzoniere sfida la rottamazione |“Vogliono la vecchia politica” - Live Sicilia

Canzoniere sfida la rottamazione |“Vogliono la vecchia politica”

L’ex sindaco sfiduciato dal consiglio comunale non le manda a dire e scende in campo rivendicando a bontà della propria azione amministrativa.

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GRAMMICHELE – Salvatore Giuseppe Canzoniere sfida la rottamazione e prova a realizzare la cinquina. Sindaco per oltre dieci anni tra il 1988 e il 2013 con alleanze ampie e trasversali, oggi Canzoniere ci riprova. Nato politicamente nel Pci, Canzoniere – a suo dire- è un personaggio “controverso” che riesce a creare simmetrie politiche con pezzi di tutti gli schieramenti. L’ex sindaco è ancora scottato dalla mozione di sfiducia che gli ha azzerato la giunta. “Un’operazione a tavolino” ingiusta secondo l’ex primo cittadino che rivendica la bontà della propria azione politica.

Perché si ricandida? Come mai dopo tanti anni non ha fatto spazio a un giovane?

Ho fatto quindi anni di sindacatura da quando ho cominciato. Mi ricandido per com’è avvenuto l’attacco nei miei confronti. Non è vero che non facevo nulla come sindaco, anzi stavo portando avanti i punti del programma.

Brucia ancora la mozione di sfiducia?

Sì, la ritengo molto strumentale. Sono convinto che si sia trattato di una mozione costruita a tavolino molto tempo prima che fosse presentata. Già era stata costruita qualche candidatura a primo cittadino. Era un’operazione concepita contro di me approfittando di una situazione oggettiva di difficoltà dell’amministrazione, legata alla condizione economica ereditata per altro dalla giunta precedente. E’ questo il motivo principale. Volevano scardinare l’amministrazione da me presieduta perché sono un personaggio controverso in questa città rispetto a forze politiche tradizionali.

Gode di un sostegno trasversale in paese, no?

Sì e per fortuna è sempre stato così. Speriamo che questo sostegno sia solido. Temo che a Grammichele si stia tentando di riportare la vecchia politica: quella che ha fatto un sacco di danni in passato.

Se potesse tornare indietro cosa non rifarebbe?

Non rifarei l’alleanza con questi personaggi. Nel 2013 avrei vinto comunque anche senza certi alleati. Purtroppo allora feci la scelta strategica di mettere insieme un’ampia coalizione contro l’alleanza anomala che si profilava: quella tra il Pd e il Movimento per l’Autonomia. Mi sono preoccupato di rafforzarmi. Ho accettato questi compagni di viaggio, anche se conoscendoli sapevo dove sarebbero andati.

Guardiamo al futuro. Se sarà eletto che cosa farà?

La mia è una scommessa con la città. Se i grammichelesi condividono questa mia preoccupazione e mi sostengono posso farcela. Spero di avere sufficienti forze in consiglio comunale.

Che cosa farebbe in concreto?

Mi occuperei principalmente di sviluppo e lavoro. Terminerei l’operazione di risparmio iniziata con il recupero della gestione della rete idrica e rilancerei la città dal punto di vista dell’immagine. Grammichele possiede bellezze uniche come la pianta esagonale e il parco archeologico: bisogna potenziare il turismo. In più l’agricoltura boccheggia in questo momento quindi bisogna aiutare i nostri agricoltori a vendere i loro prodotti. I nostri produttori non sono abituati a organizzarsi in consorzi. Poi c’è il grande problema della ripresa del comparto edile: abbiamo un piano particolareggiato del centro storico, ma nonostante questo l’attività edilizia è molto limitata. Bisogna puntare sulle questioni economiche e sui lavori pubblici. Ci sono lavori pubblici già programmati dal Comune, ma anche da enti esterni come Irsap e Kalat Ambiente: questo costituirebbe una boccata d’ossigeno non indifferente per la nostra città.

 


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