PALERMO – La Biblioteca centrale della Regione Siciliana riparte, ma non i suoi servizi: lo ha denunciato stamani il sindacato Cobas-Codir, in occasione della ripresa ufficiale dell’attività della seconda biblioteca più grande del Mezzogiorno. A disporre la riapertura del sito culturale di corso Vittorio Emanuele, a Palermo, è stato il neo assessore ai Beni culturali Alberto Samonà. Secondo la sigla però la struttura non era pronta: alcune foto e un video ritraggono la sala lettura in disordine, con le sedie accatastate sui banchi, impalcature in bella vista e scatoloni senza una sistemazione.
I sindacati Cobas-Codir, Ugl Fna e Uil Fpl, inoltre, ieri si erano detti preoccupati per un’altra scelta dell’assessore in vista della Fase 2: il richiamo di tutti i lavoratori impegnati nel sito, circa 140 persone, col rischio di non rispettare le norme anti-contagio. “Le persone oggi al lavoro praticamente rappresentano l’organico quasi al completo – dice Michele D’Amico, responsabile regionale delle politiche per i Beni Culturali del Cobas-Codir – e in certi casi provocano inevitabilmente degli assembramenti. Ma non solo: in stanze dove bisognerebbe areare i locali, anche di 25-30 metri quadrati ma in cui lavorano più persone contemporaneamente, mancano gli aeratori”.
La disposizione assessoriale prevede comunque che la biblioteca sia soggetta alle ormai note limitazioni dovute alla pandemia, come l’obbligo della mascherina e dei guanti, la riduzione dei posti disponibili e la ‘quarantena’ dei libri dati in lettura o in prestito, che per dieci giorni dovranno essere temporaneamente esclusi dalla lettura; a questo proposito però i sindacati segnalano un altro problema: la torre libraria che ospita i volumi non sarebbe in condizioni igieniche ottimali. Per D’Amico la causa sarebbe “la combinazione fra mancanza di aeratori e spolveratura ferma da più di due anni, che può avere conseguenze di salute immaginabili a prescindere dal coronavirus. Insomma, riteniamo che senza aeratori la torre non possa proprio riaprire”. E in effetti proprio oggi una circolare firmata dal direttore della biblioteca, Carlo Pastena, ha stabilito la sospensione del servizio di prestito “fino a nuova disposizione”.
“L’utenza quindi chiede la consultazione di libri che non possono essere prelevati”, riassume D’Amico, sostenendo inoltre che tutto il personale sia impiegato “senza alcuna razionalizzazione della presenza in servizio”. Il sindacalista afferma che oggi era presente quando oggi i dipendenti della biblioteca hanno dovuto comunicare ai primi utenti “che era il caso di prenotare, perché i servizi non erano attivi. A maggior ragione – aggiunge – rimaniamo un po’ sorpresi da una certa velocità da cosiddetti ‘primi della classe’, mentre ci sono altri siti a mio avviso in condizioni migliori ma che comunque attendono disposizioni dal dipartimento Beni Culturali per agire in maniera collettiva e con buon senso”. Insomma, il caos, secondo i sindacati.
Che però precisano di parteggiare per “l’apertura massima di tutti i siti culturali siciliani. Il contrario sarebbe una mistificazione. Vorremmo tutto aperto, sì, ma rispettando tutte le linee guida sulle aperture e l’ultima ordinanza del presidente della Regione. Noi ci siamo semplicemente accorti in diretta che le condizioni non ci sono – concludono – e allora ci chiediamo che servizi e funzionalità possa fornire attualmente questa biblioteca, che ha sempre fornito un servizio altamente specializzato”.
Raggiunto telefonicamente da Live Sicilia, il direttore Carlo Pastena rispedisce al mittente ogni accusa: “La situazione non è così grave come viene rappresentata. I magazzini sono in uno stato dignitoso e non mi sembra ci siano i presupposti per creare un caso così grave, mentre la torre libraria è stata chiusa preventivamente per verificare se ci realmente ci fossero eventuali violazioni delle leggi sulla sicurezza. Così non è – sottolinea – quindi in un paio di giorni la torre riaprirà e il servizio prestiti ripartirà a pieno regime”.
Quanto alle condizioni della sala lettura documentate dai sindacati, il direttore fa presente che “stamattina ci sono stati dei ritardi per il montaggio e il corretto puntamento del nuovo sistema di illuminazione, ma la sala ha riaperto e durante la fascia oraria mattutina ha già ospitato tanti utenti in perfette condizioni. Era solo una questione di tempi tecnici”.
Pastena smentisce anche la denuncia sindacale sul rientro in blocco dei lavoratori: “Non è affatto vero che i dipendenti sono tornati al lavoro tutti in contemporanea. I turni sono perfettamente suddivisi, oltre che fra fasce orarie mattutina e pomeridiana, anche tra lavoro fisico e smart working. Gli unici disguidi su questo argomento si sono verificati fra ieri e stamattina – aggiunge – perché contattare tutti e avvisarli che avremmo riaperto è stato un po’ complicato, ma già in mattinata la situazione è stata risolta e il prospetto con la turnazione è stato trasmesso al dirigente generale. La Biblioteca centrale della Regione era ed è nelle migliori condizioni per riaprire, quindi ha riaperto”.