Brancaccio, rogo doloso | Il racket è tornato - Live Sicilia

Brancaccio, rogo doloso | Il racket è tornato

Distrutti i capannoni di Spinnato
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E’ doloso, secondo i primi rilievi di carabinieri e vigili del fuoco, l’incendio divampato ieri sera intorno alle 21.10 che ha distrutto i capannoni della Forni Spinnato, in via Pecoraino nel quartiere Brancaccio a Palermo. Le fiamme sono partite dal deposito della ditta di autotrasporti Costanzo per poi propagarsi anche verso altre due aziende affittuarie dei capannoni: la Hydra engineering, che si occupa di depurazione delle acque, e la Baza autocarri, prima di raggiungere alcuni locali della Forni Spinnato. Un chiaro indizio dell’origine dolosa dell’incendio è la presenza di colla di tipo Attak nei lucchetti che chiudevano le porte della Costanzo. Questo avrebbe permesso di ritardare l’intervento delle squadre dei vigili del fuoco. L’incendio, ancora non spento completamente, ha fatto danni per oltre venti milioni di euro secondo la stima fatta dal titolare della Hydra, Antonio La Fata. Ingenti anche i danni alla ditta Sorci-Costanzo che ha perso nell’incendio molti furgoni: solo alcuni, subito portati via dal capannone, si sono salvati. Altri capannoni, sempre di proprietà della Spinnato, sono affittati dalla Mediserv Carni e da una ditta di imballaggi che si è insediata solo da pochi mesi.

Si concentrano sulla criminalità organizzata le indagini della Procura di Palermo sull’origine dell’incendio divampato ieri sera nei capannoni della Forni Spinnato, in via Pecoraino a Brancaccio. L’attack nei lucchetti e nelle serrature delle porte della ditta di autotrasporti Sorci-Costanza, da cui è partito il rogo, e i primi rilievi di carabinieri e viglili del fuoco non lasciano dubbi sulla matrice dolosa dell’incendio. Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Ignazio De Francisci che questa mattina ha incontrato il capo della squadra mobile, Maurizio Calvino, e nel pomeriggio farà un sopralluogo nel luogo dell’incendio, dove sono ancora all’opera i vigili del fuoco.

L’area industriale della ditta Spinnato Forni, in cui lavorano altre quattro aziende affittuarie di alcuni capannoni, è sotto sequestro. Dopo l’incendio doloso divampato ieri sera, che ha distrutto quattro capannoni, solo una ditta, la Medi.Serv. carni, continua a lavorare. Per spegnere i diversi roghi i vigili del fuoco, avvertiti ieri sera dal custode che vive al primo piano della struttura principale, hanno lavorato ininterrottamente da ieri sera fino alle 17 di oggi pomeriggio. Alcuni focolai che sembravano spenti in mattinanta si sono poi riaccesi. La copertura della metà dei capannoni è caduta sui macchinari delle ditta e la maggior parte del’area è ancora a rischio crollo. I carabinieri del reparto operativo hanno fatto i primi rilievi solo nel pomeriggio.

(La foto dei capannoni a Brancaccio all’interno del pezzo)


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