PALERMO – È durata pochi minuti la “visita” di Nunzio Cappadona al terzo piano del Palazzo di giustizia di Palermo.
Indagato nell’ambito dell’indagine sulle spese “pazze” dai gruppi parlamentari all’Assemblea Regionale Siciliana, l’ex capogruppo di Alleanza per la Sicilia nella scorsa legislatura era accompagnato dal suo legale, l’avvocato Amato (del foro di Catania).
Davanti al pubblico ministero Luca Battineri, Cappadona si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’ex deputato affida il suo pensiero ad una nota: “Ho correttamente impiegato il denaro ricevuto rispettando la normativa in vigore. Ho monitorato le spese degli altri componenti del gruppo attraverso l’acquisizione delle relative ricevute, pertanto attendo fiducioso che l’iter delle indagini si concluda. Sono sereno poiché le accuse mosse nei miei confronti sono prive di fondamento”.