Cara Mineo, Berretta e Raciti: | "Verificare le gare d'appalto" - Live Sicilia

Cara Mineo, Berretta e Raciti: | “Verificare le gare d’appalto”

I parlamentari etnei hanno depositato ieri una interrogazione al Ministero dell'Interno, alla luce delle recenti dichiarazioni del sindaco di Ramacca Francesco Zappalà.

Interrogazione ad Alfano
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CATANIA. “Verificare la correttezza della gestione del Consorzio di comuni che gestiscono il Cara di Mineo e in particolare accertare la regolarità nell’espletamento delle gare di appalto”.
Ad intervenire nuovamente in merito alla gestione dell’emergenza immigrati nella provincia di Catania è il deputato nazionale del Partito Democratico Giuseppe Berretta che, alla luce delle inchieste in corso e delle dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Ramacca Francesco Zappalà, ha depositato un’interrogazione rivolta al ministro dell’Interno Angelino Alfano, sottoscritta anche da Fausto Raciti.
Le recenti dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Ramacca Francesco Zappalà sulla gestione del Cara di Mineo e degli Sprar del comprensorio fanno emergere un quadro di assunzioni, favoritismi, condizionamenti e opacità nelle gare d’appalto sui cui sono necessari chiarimenti anche da parte del Ministero dell’Interno” spiega Berretta. Il parlamentare dei Democratici già a dicembre assieme ad altri deputati del Pd, siciliani e non, aveva chiesto ad Alfano di fare chiarezza sul sistema degli appalti e sulla gestione dei fondi, all’indomani del coinvolgimento nell’inchiesta Mafia Capitale di Luca Odevaine, esperto del Consorzio Calatino Terra di Accoglienza che gestisce il Cara di Mineo.

Nella nuova interrogazione parlamentare, Berretta e Raciti riprendono le dichiarazioni del sindaco di Ramacca che, tra le altre cose, “ha raccontato come i comuni della zona del Calatino interessati dal Cara di Mineo si fossero espressi a stragrande maggioranza (dieci a tre) per la costituzione di un Consorzio che avesse come presidente, da statuto, un sindaco. Solo tre comuni, invece, avevano votato a favore di uno statuto che prevedeva come presidente l’ex presidente della Provincia di Catania all’epoca candidato alle elezioni politiche per la Camera dei Deputati Giuseppe Castiglione – si legge nell’interrogazione – A seguito della bocciatura dello statuto, Zappalà afferma che ‘Paolo Ragusa (presidente di Sol Calatino), la struttura, l’organizzazione si mette in moto subito per garantirsi l’equilibrio e le maggioranze all’interno del Consorzio e ci riescono”. L’atto ispettivo dei deputati Pd chiede contezza anche delle assunzioni di cui parla il sindaco di Ramacca, secondo il quale “al Cara per il comune di Ramacca sono state assunte circa 35 persone, più di 25 le ha fatte tutte Pippo Limoli del Nuovo Centro Destra, 5 o 6 il sindacato, qualche deputato si è fatto qualche nominativo”. Berretta e Raciti citano anche Odevaine: “Uno degli atti che contraddistinguono la nuova gestione del Consorzio è l’assunzione di Luca Odevaine, al cui riguardo il sindaco ha affermato che ‘la fretta nell’assunzione di Odevaine era di calarlo nella commissione di gara’ e che ‘alla fine ha partecipato di fatto una sola ditta quindi non c’era pericolo, ma loro si erano premuniti e guarda caso il funzionario era uno di Vizzini, che faceva parte della commissione di gara, l’altro era Odevaine e l’altro il direttore Ferrera’”.

Infine si chiede chiarezza sui verbali del consiglio d’amministrazione del Consorzio, “che non sarebbero mai stati pubblicati perché, stando alla ricostruzione di Zappalà – concludono – il Presidente del Consorzio e sindaco di Mineo Anna Aloisi si era opposta alla pubblicazione facendo ostruzionismo”.


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