vergognoso , ma cosa ci stanno afare dentro il canile se poi non intervengono??! solo x lo stipendio .!??
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Siamo il paese delle complicazioni affari semplici ed in questo la Sicilia è la capofila.
FORSE FINALMENTE L'ANNO CAPITO CHE IN CERTE ARTERIE SI LAVORA DI NOTTE.
Enti in perdita per miliardi da sempre. Personale tutti senza concorso. Una politica appena sana li avrebbe dovuto chiuderne 3/4 ed accopparli per risparmiare tutta la collettività. Addirittura qua si chiede un aumento della spesa. Ulteriori miliardi di perdite. Purtroppo nessuno ha gli attributi per sistemare questa situazione
Dovrebbero sorvegliate sulla sanità...
Palermo è una città difficile e invivibile troppa delinquenza….speriamo…
Ma la politica e le istituzioni appaiono assenti. Non ci sono. Chi ha responsabilità istituzionali dovrebbe dimettersi.
non ci resta che sperare nella forza della chiesa e nella sua presenza capillare nei quartieri difficili, appare opportuno conoscere quali sono le azioni pastorali in atto e valorizzare quei sacerdoti e quelle suore che spendono la loro vita per il prossimo in difficoltà
La ricetta e’ lavorare , prefetto questore comandanti etc etc se state negli uffici non succedera’ mai nulla di positivo.
Non credo che abbia speranza…..
Siamo stanchi e stufi di chiacchere…
Mah. Lorefice esprime considerazioni correttissime a proposito della cultura intrisa di odio, invidia etc. che permea le nuovissime generazioni, ma questo non è certo un problema specificamente palermitano, o siciliano o italiano. E’ un problema globale, legato primariamente al ruolo dei social e alla proliferazione di outlet pseudo-informativi favorita dalla rete.
Invece, parlando specificamente dei problemi di Palermo-città, sia pure in termini concettual-generali, essi hano una duplice radice: culturale ed economica. Radici ataviche che generano modi di pensare, agire, vivere, amministrare che contribuiscono tutti al degrado cittadino, e vengono ereditati di generazione in generazione. Pensare che nel giro di qualche anno o decennio ci si possa emancipare da questo modo di essere, espressione di tali atavismi, mi pare del tutto risibile.
Non è risibile, invece, pretendere da chi amministra la città la pulizia e cura delle strade, la diserbatura e 100 altre cose che contribuiscono al degrado cittadino. Ecco, concentriamoci su questo anziché buttarla in termini troppo filosofici.
È nel DNA ed è inutile pensare che possa cambiare qualcosa. Ci sono stati gli anni di piombo con le stragi e da allora non è cambiato nulla. Anniversari celebrati, manifestazioni per ricordare. Ma non sono cambiati i comportamenti. È la cultura e la mentalità che è restia a cambiare. È un problema genetico insito nella natura e nella costituzione di noi esseri umani. Non resta che la rassegnazione.