Carcere Malaspina, agenti della polizia penitenziaria in agitazione - Live Sicilia

Carcere Malaspina, agenti della polizia penitenziaria in agitazione

Il numero di uomini è esiguo

PALERMO – “Il controllo del complesso Malaspina non può pesare esclusivamente sulla polizia penitenziaria che ha pochi uomini e deve garantire già controllo del centro di prima accoglienza e dell’istituto penitenziario”. E’ quanto affermano i sindacalisti Gioacchino Veneziano Uilpa Polpen, Francesco D’Antoni, Uspp, Domenico Ballotta Fns Cisl Sicilia e Alfio Giurato Fp Cgil che contestano la decisione del capo del dipartimento della giustizia minorile che deciso, dopo il raid notturno nella stanza della procuratrice per i minorenni Claudia Caramanna, di affidare senza nessun confronto il presidio di controllo del complesso “Malaspina” di Palermo.

“Abbiamo appreso con stupore – dichiarano i quattro dirigenti sindacali regionali della Sicilia – dell’ordine impartito dal capo del dipartimento alla direzione dell’istituto penale minorile di Palermo relativo all’affidamento del presidio di sicurezza del complesso “Malaspina” al personale di Polizia Penitenziaria nelle ore pomeridiane e notturne, nonché 24 ore nelle giornate festive”.

“Contestiamo la decisione avvenuta senza nessuna comunicazione né alle nostre strutture nazionali né a quelle regionali.- aggiungono – E’ una decisione che intacca la sicurezza dell’istituto penale e dell’annesso Centro di prima Accoglienza dove gli agenti della polizia penitenziaria sono già pochi per svolgere il servizio e dove diventa difficilissimo distaccare personale per il servizio di controllo e guardiania. Il corpo di polizia penitenziaria, dopo 206 anni dalla fondazione, non può essere utilizzato per ricoprire la funzione della vigilanza privata nei turni da scoperti”.

“Il corpo di polizia penitenziaria – concludono Gioacchino Veneziano, Francesco D’Antoni, Domenico Ballotta, e Alfio Giurato – è in grado di assolvere la sicurezza di tutto il complesso alla pari delle altre forze di polizia della Stato”.


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