“In Sicilia ogni anno nascono circa 500 bambini affetti da cardiopatie congenite ed attualmente vivono circa 12.000 persone affette da tali disfunzioni…molti pazienti cardiopatici congeniti siciliani, bisognevoli di un trapianto cardiaco o di cure di alta specializzazione in ambito cardiologico, continuano ad affrontare costosi viaggi extra-regionali con le loro famiglie determinando una migrazione sanitaria dolorosa e persistente”.
E’ uno dei passaggi di un appello accorato consegnato al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, sottoscritta da associazioni che si occupano di salute e malattie e da tre parroci per dare voce ai cardiopatici congeniti siciliani in età pediatrica e adulta (“Guch” – Grown Ups with Congenital Heart).
Lo smantellamento “temporaneo” avvenuto nel 2010, per alcuni versi oggettivamente inspiegabile, del reparto di cardiochirurgia pediatrica presso l’Arnas/Civico di Palermo, creato dallo scomparso prof. Carlo Marcelletti, in direzione del presidio provinciale ospedaliero di Taormina, con il coordinamento clinico degli ottimi medici dell’Ospedale pediatrico “Bambino Gesù” di Roma, non ha impedito il protrarsi dei viaggi della speranza al di fuori della Sicilia. Occorre quindi, mantenendo il Centro di Taormina per l’area orientale, una struttura a Palermo, sede di presidi sanitari di alta specializzazione, che consenta cure e, considerato il tipo di patologia in questione, il trapianto cardiaco.
I firmatari della lettera-appello evidenziano che con un decreto assessoriale del 2016 si è scelto di riattivare presso il Civico di Palermo il reparto di cardiochirurgia pediatrica e le attività di III livello per i cardiopatici congeniti adulti. Per rendere, però, operativa tale realtà è necessario avvalersi del cosiddetto “Heart Team” comprendente le specializzazioni necessarie, mediche ed infermieristiche, in grado anche di rendere possibile un’attività di trapianto cardiaco pediatrico, così come avviene per gli altri “organi solidi”, presso l’Ismett di Palermo che esegue trapianti di fegato, polmoni e reni per tanti bambini provenienti da diverse parti del mondo.
In buona sostanza, contestualmente alla recente ristrutturazione muraria dell’ex “Reparto Marcelletti” dell’Ospedale Civico di Palermo, nel capoluogo di regione bisogna avviare con urgenza un altro reparto di cardiochirurgia pediatrica, una “Guch Unit” per i cardiopatici congeniti adulti nonché un centro di riferimento regionale per espletare i trapianti cardiaci in età infantile; sarebbe l’unico da Roma in giù.
Ovviamente, per gli autori della missiva indirizzata al governatore della Sicilia questa delicata attività sanitaria non può che essere espletata dall’Ismett per una serie di indiscutibili ragioni che hanno a che fare con l’eccezionale competenza ed esperienza dei suoi operatori e per il carattere innovativo delle strumentazioni a disposizione. Sappiamo, inoltre, che l’Università di Pittsburgh, partner dell’Ismett, è sede di un Dipartimento di Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica leader a livello mondiale.
La richiesta appare legittima ed argomentata, pure in considerazione dell’ampio bacino d’utenza potenziale (almeno tutto il meridione d’Italia) e consentirebbe tempi e costi riducibili in quanto l’attività sanitaria di eccellenza sarebbe inserita in un contesto ospedaliero già attivo da parecchi anni con risultati considerevoli. Senza dover creare ex novo un’equipe, con relativa formazione ed integrazione professionale, e provvedere all’acquisto ed alla messa in funzione delle relative attrezzature interventistiche e diagnostiche. Vedremo quale sarà la risposta delle istituzioni regionali.
I firmatari della lettera (si può leggere il testo integrale cliccando sul sito specialistico di informazione sanitaria insanitas.it) sono:
Associazione “Movimento per la Salute” – Associazione “Stella di San Lorenzo” – A.S.TRA.FE Sicilia – Associazione Diabetici Prov. di Palermo “Vincenzo Castelli” – ANED – PTEN Italia – ARIS – ASBN – A.P.R.O. “Associazione Pazienti Riceventi Organi”
Parroco della chiesa “San Giuseppe Cafasso” di Palermo
Parroco della chiesa “Santa Petronilla V.M.” di Trabia
Parroco della chiesa “San Nicola di Bari” di San Nicola l’Arena
8 anni di lotte e richieste di cure adeguate inascoltate. Governi che si succedono senza dare risposte ai pazienti. Adesso si chiedono ancora 2 anni. Ma per far cosa? Tutti sanno anche a Roma! Tutti incapaci?
Una soluzione ideale, la possibilità di ottenere in tempi brevi e con costi contenuti un risultato sanitario di eccellenza, che non solo riduce i viaggi della speranza, ma può attirare pazienti. Cosa può impedire alla politica di perseguirla? Speriamo non la creazione di un altro primariato…
STOP ALL’INERZIA!!! Auspichiamo che la “Buona Volontà” politica del Presidente Musumeci e dell’intera Giunta di Governo possano superare ogni difficoltà e prendere in seria considerazione la possibilità di affidare queste importanti e vitali attività all’ISMETT per le ottime motivazioni esposte da Pippo Russo in questo magnifico articolo, in cui descrive l’amara realtà di questa annosa problematica che si tramanda vergognosamente senza risoluzioni da oltre 8 anni… Non è tollerabile attendere ancora considerando l’Alta Eccellenza Sanitaria dell’Ospedale ISMETT che da oltre 20 anni è operante in Sicilia con ottimi risultati per le cure, gli interventi chirurgici ed i trapianti d’organo!!!
Penso che parlare solamente di smantellamento temporaneo per alcuni versi inspiegabile sia riduttivo per definire la solita porcata perpretata contro il popolo siciliano da una classe politica che ha provocato disaggi enormi alle famiglie.Centinaia di giovani donne gravide hanno dovuto subire e accettare non solo il dispiacere di una diagnosi grave per il proprio bimbo ma poi una difficoltà enorme per gestire il parto e l’intervento.Nessuno ha mai indagato chi ha provocato questa ingiustizia