Carriglio pronto a lasciare:| "Prima si salvi il teatro" - Live Sicilia

Carriglio pronto a lasciare:| “Prima si salvi il teatro”

Pietro Carriglio

Il direttore del Biondo ha comunicato all’assessore Giambrone l’intenzione di lasciare l’incarico prima della scadenza del suo mandato a dicembre.

PALERMO – Si dice disposto a “concludere in anticipo il suo mandato”, purché il Comune di Palermo dia “la massima garanzia sulla sopravvivenza del Biondo”, Pietro Carriglio, dal 1998 direttore del Teatro Biondo Stabile di Palermo. In una lettera indirizzata all’assessore comunale alla Cultura, Francesco Giambrone, il regista ha annunciato di voler abbandonare prima della naturale scadenza del suo mandato, fissata per il 31 dicembre di quest’anno, l’incarico che lo vede alla guida del principale palcoscenico di prosa del capoluogo siciliano.

Carriglio si è deciso per il passo indietro dopo anni di polemiche sindacali sulla sua gestione e dopo che ad aprile i due componenti di parte comunale all’interno del consiglio di amministrazione, Federico Ferina e Giuseppe Marsala, avevano chiesto di avviare la discussione sulla sua successione.

Soprattutto il bilancio consuntivo del 2012 e il previsionale del 2013 sono stati al centro di un’aspra battaglia che ha visto schierarsi su due fronti contrapposti i sindacati e il cda, con i primi che, Slc Cgil in testa, lanciavano l’allarme sul pagamento degli stipendi di maggio e giugno dei 46 dipendenti e su un ipotetico ammanco da 2,5 milioni di euro e chiedevano più volte la rimozione del direttore e del suo entourage; l’organo direttivo, d’altro canto, smentiva seccamente l’ammontare del deficit.

A causare le difficoltà finanziare sono stati soprattutto i tagli da 600 mila euro della spending review e il ritardo con il quale Palazzo delle Aquile, in qualità di socio dello Stabile assieme alla Regione, alla Provincia e alla Fondazione Biondo, sta finanziando la propria quota parte (che si aggirerebbe sui 2,3 milioni). Tanto che il cartellone 2013 non è stato ancora approvato.

Finora gli altri tre componenti del cda, il presidente Gianni Puglisi, il rappresentante della Provincia Pippo Enea e Vincenzo Manzella in quota Regione, si sono sempre detti contrari alle dimissioni, a maggior ragione con la modalità di una missiva inviata all’Amministrazione. In particolare da Puglisi sarebbe giunta l’indicazione che simili decisioni vanno discusse all’interno del cda seguendo tutti i passaggi di rito.

Ma allo stato attuale delle cose Carriglio lascerà la sua poltrona non appena i conti dello Stabile saranno messi in salvo da un intervento diretto dei soci. L’ultima finanziaria regionale ha già destinato al teatro 1,86 milioni di euro. Per la successione di Carriglio nei corridoi di Palazzo delle Aquile si sussurrano i nomi di Roberto Andò ed Emma Dante. La parola passa al cda.


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