Cartelle schizofreniche |Lionti:"Colpa della ditta" - Live Sicilia

Cartelle schizofreniche |Lionti:”Colpa della ditta”

Cartelle esattoriali inesatte e servizio postale inadeguato. Il consigliere comunale Patrizia Lioni (nella foto) interviene sul disservizio. “Quanto costa al Comune - si chiede - lo schizofrenico recapito di cartelle esattoriali per altro errate?”

GIARRE – “Quanto costa all’Amministrazione comunale lo schizofrenico recapito ai cittadini giarresi di più di 9mila cartelle esattoriali dalla dubbia intelligibilità che sta mettendo in subbuglio, in questi giorni, la quiete di numerosissime famiglie? Cartelle che, per inciso, in molti casi contengono riferimenti errati, corrispondenze imprecise e, diffusamente, solleciti riconducibili a imposte invece regolarmente versate”. Lo chiede il consigliere comunale Patrizia Lionti, Alleanza per Giarre, che in una dettagliata interrogazione all’amministrazione comunale individua numerosi punti oscuri dell’affidamento della gestione dei servizi postali per la corrispondenza del Comune di Giarre alla ditta Mail Express Poste Private s.r.l.

“Dal 2011, e per i tre anni successivi, l’amministrazione comunale ha deciso di affidare alla ditta privata Mail Express i servizi postali del Comune – spiega Patrizia Lionti – annunciando la rivoluzione come un toccasana per le casse dell’Ente che avrebbe speso ‘solo’ 60mila euro annui, con un risparmio prodigioso del 67,50% rispetto al precedente servizio gestito da Poste Italiane. Già all’epoca segnalai come le rosee aspettative di risparmio dell’Amministrazione comunale sembravano mancare di solide basi d’appoggio, e questo già solo considerando che anche il precedente servizio affidato a Poste italiane aveva un costo di 60mila euro annui e vi erano inclusi tutti gli atti giudiziari, fatta eccezione solo per quelli di Polizia Municipale, mentre Mail Express non copre alcun atto giudiziario che rimane, dunque, a carico dell’Ente oltre a quanto dovuto per la posta ordinaria alla ditta privata”.

“Risulta quindi davvero incomprensibile condividere l’estasi da risparmio in cui è caduta l’amministrazione comunale – conclude il consigliere comunale – per un servizio postale privato che fornisce un servizio incompleto”.


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