Casa, continua la protesta al Duomo |Abramo: "Non voltare le spalle" - Live Sicilia

Casa, continua la protesta al Duomo |Abramo: “Non voltare le spalle”

L'intervento della Comunità di Sant'Egidio. "O si fanno politiche per i bisognosi, che siano migranti o no, oppure nulla".

emergenza alloggi
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CATANIA –  Continua tra i disagi la protesta in Cattedrale dei cittadini che non hanno alloggi. Da cinque giorni, intere famiglie, cercano di attirare l’attenzione delle istituzioni stazionando sul sagrato del Duomo al freddo. Si sono rivolti anche all’help center della Caritas che, in una nota, ieri spiegava come il sistema di sostegno ai bisognosi della città sia aperto a tutti, ma passi attraverso determinate regole. 

Intanto, ieri mattina, caffè e colazione sono stati offerti da una pattuglia della Polizia. “Sono stati loro che hanno portato il buongiorno, gentilissimi e pieni di comprensione- dichiarono le famiglie presenti sul sagrato della Cattedrale- nessuno e ripetiamo nessuno si è fatto avanti a parte qualche privato cittadino e i ragazzi del comitato La Piazzetta che hanno trascorso la notte con noi. E la Caritas, ribadiamo, assente: pensavamo fosse un servizio diverso – ribadiscono. Va bene, ci siamo sbagliati e chiediamo perdono. Pensavamo potessero dare un aiuto concreto e invece nulla, dobbiamo andare alla mensa. Ok, hanno ragione loro, scusateci”.

Resta una vena di polemica, mentre ieri sono arrivate coperte e latte dalla comunità di Sant’Egidio, “Ma purtroppo – proseguono i manifestanti – una delle nostre bimbe è stata portata al pronto soccorso per un principio di broncopolmonite. E pensare che sarebbe bastato aprire le porte della chiesa per evitarlo”. Sono sull’orlo della disperazione gli occupanti del Sagrato della Cattedrale. “Ieri è passato anche il Prefetto – continuano –  ma “niente da dichiarare” queste le sue parole”.

“Oggi noi non parteciperemo alla passerella “tra solidarietà e stato di diritto” che si terrà in Municipio alla presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Sandro Gozi – dice Emiliano Abramo presidente della Comunità di Sant’Egidio a Catania – nessuna mediazione o si fanno politiche per i bisognosi, che siano migranti o no, oppure nulla. Non si possono girare gli occhi e lo sguardo da un’altra parte quando i nostri cittadini chiedono aiuto – incalza. Resto perplesso sulla chiusura della chiesa etnea e comunque noi ci siamo per tutti; abbiamo portato coperte e latte, abbiamo offerto la nostra casa, il Monastero di Santa Chiara, ai loro bisogni primari e domani saremo qui con loro. La chiesa dev’essere un interlocutore serio e ribadisco non parteciperemo mai a nessun “appalto” che non metta al centro l’uomo e i suoi bisogni – continua Abramo – non partecipiamo al bando del Cara di Mineo ne ad altri, non parteciperemo domani al convegno sulla solidarietà e l’accoglienza. Le parole di Papa Francesco sono “aprite le porte e basta”.


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