PALERMO – Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha disposto questo pomeriggio un cambio di deleghe all’interno della giunta regionale: Elvira Amata ricoprirà l’incarico di assessore al Turismo, allo sport e allo spettacolo mentre Francesco Paolo Scarpinato si sposterà all’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana. Lo scambio di deleghe era stato anticipato dall’Ansa.
Il caso Cannes
È il punto di mediazione trovato dopo le polemiche che avevano coinvolto Scarpinato per l’evento nella cittadina francese finanziato per 3,7 milioni di euro dall’assessorato al Turismo, risorse assegnate alla società lussemburghese Absolute Blue. Decreto poi ritirato in autotutela a seguito delle verifiche richieste dal presidente Schifani che aveva acquisito pure un parere dell’Avvocatura regionale. Scarpinato si è difeso sostenendo di non aver mai firmato alcuna autorizzazione per quel finanziamento. L’intervento di Manlio Messina, ex assessore al Turismo nel governo Musumeci e che aveva finanziato l’evento l’anno prima per 2,2 milioni di euro, a difesa del collega di partito aveva creato fibrillazioni tra Schifani e FdI poi rientrate dopo un incontro chiarificatore a Roma.
Di Pasquale (Pd): “Il minimo che Schifani potesse fare”
“Il caso Cannes si conclude con un cambio di deleghe tra gli assessori Scarpinato e Amata: è il minimo che Schifani potesse fare”. Lo afferma il deputato del Pd all’Ars, Nello Dipasquale, commentando il cambio di deleghe deciso dal presidente della Regione Siciliana. “Come Pd avevamo chiesto un segnale con la revoca della delega a Scarpinato e così è stato – aggiunge Dipasquale -. Resta però la gravità di quanto accaduto, così come resta sul tavolo la nostra richiesta di ulteriori chiarimenti sulla vicenda Cannes. Schifani risponda all’interrogazione del Partito democratico e venga in Aula a riferire su queste assurde modalità di promozione della Sicilia”.
Catanzaro (Pd): “Somiglia la gioco delle tre carte”
“Lo scambio di assessorati tra Scarpinato ed Amata, che somiglia molto al ‘gioco delle tre carte’, è solo un trucco che non basta certo a nascondere la realtà: all’interno della giunta Schifani, dopo appena due mesi, si respira già un clima da separati in casa”. Lo dice Michele Catanzaro, capogruppo del PD all’Ars.
M5s: “Un’enorme presa in giro”
Per il M5s si tratta: di “un’enorme presa in giro ai siciliani. Qualcuno dica a Schifani che i cittadini non hanno l’anello al naso”, ha affermato il capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca.
Secondo i pentastellati il governo “non solo non salva la faccia, ma concretizza la forse più grossa presa in giro ai siciliani degli ultimi anni. Se Scarpinato è responsabile dell’affaire Cannes, non comprendiamo come possa essere idoneo per qualsiasi altra casella della giunta. Spostarlo dimostra solo la debolezza di Schifani e la sua netta e pericolosa subalternità a FdI, cosa di cui, onestamente c’erano ormai pochi dubbi. Il cambio di deleghe – conclude Antonio De Luca – getta inoltre un’ombra ingombrantissima sull’intero governo e sulle prossime azioni di questo esecutivo”.