"Dal governo tanti errori | Ora si revochi la delibera" - Live Sicilia

“Dal governo tanti errori | Ora si revochi la delibera”

Il capogruppo dell'Udc, Lillo Firetto

Il capogruppo Udc: "La giunta ha commesso una leggerezza, una distrazione evitabilissima. Mentre si tagliano posti letto nel pubblico, si ampliano quelli delle cliniche private. Non cerchiamo nessuna resa dei conti. Ma adesso pretendiamo chiarezza".

Humanitas, parla Firetto
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PALERMO – Una delibera approvata. Che non sarebbe però, esecutiva. E, anzi, sarebbe già sospesa, stando alle rassicurazioni del presidente della Regione. Intanto, a Misterbianco, proseguono i lavori per il progetto del nuovo centro Humanitas. La società che si farebbe forte di un accordo sottoscritto dalla Regione. Insomma, un caos. Che ha portato anche il ministro D’Alia a mettere in discussione la permanenza dell’Udc all’interno della maggioranza. Lillo Firetto è il capogruppo all’Ars dei centristi. Il deputato prova a smorzare i toni “da cavalleria rusticana”, ma avvisa: “Il governo revochi quella delibera”.

Onorevole, che succede? Annunci, smentite, infuocate sedute di commissione. Si fa fatica a seguire il filo di questa vicenda.
“Le dico la verità. Facciamo tutti un po’ fatica a seguire la questione. Anche perché alcune dichiarazioni non sono per nulla chiare”.

A chi si riferisce?
“Penso ad esempio, al presidente Crocetta che ha annunciato che ‘la delibera che assegna i nuovi posti letto a Humanitas è stata sospesa’”.

Cosa non le è chiaro?
“Vorrei tanto sapere, e spero che il governo ce lo spieghi presto, cosa si intenda per ‘sospesa’. Per ‘delibera non esecutiva’. Magari il governatore intendeva dire che è già stata revocata. E noi dell’Udc lo auspichiamo”.

Ma se fosse stata revocata, forse lo avreste già saputo.
“In effetti non siamo al corrente di nulla di tutto ciò. Ma siamo convinti che si tratterebbe di un atto di buon senso”.

Al di là delle presunta o “auspicabile” revoca, come giudica l’approvazione di quella delibera?
“Voglio limitarmi, al momento, a definirila una leggerezza, una distrazione. Ma una distrazione evitabilissima”.

Una distrazione che, però, potrebbe costare caro alla Regione. La società, forte quasi certamente di un accordo vincolante, ha iniziato i lavori a Misterbianco…
“Dell’avvio dei lavori sono venuto a conoscenza di recente, tramite la stampa. Anche per questo motivo rimango dell’avviso che su questa vicenda ci sia da fare molta chiarezza. Ma sopratutto su un altro aspetto, più ‘fondante’”.

A cosa si riferisce?
“E’ proprio l’impianto della delibera che non convince affatto. Da un lato, infatti, c’è un piano che punta a ridurre posti letto nel settore pubblico. E nel frattempo si consentirebbero nuovi posti letto nel Privato. Esattamente il contrario di quanto annunciato a più riprese da questo governo. È il caso, quindi, che l’esecutivo spieghi la linea che vuole seguire, ai siciliani”.

Un controsenso, insomma.
“Mi pare evidente. Ma è un controsenso più ampio di quanto si pensi. Ad esempio, questo governo afferma di battersi per l’acqua pubblica, e poi nella Sanità sembra privilegiare il settore privato. Bisogna fare chiarezza, davvero”.

Al di là dei contenuti della delibera, come giudica il modo col quale è stata gestita dal governo questa querelle?
“Come vuole che la giudichi? È stata gestita male. Malissimo. Ma magari, queste polemiche possono servire per rivedere certi schemi”.

Ovvero?
“Penso ai rapporti tra governo e parlamento, ad esempio. Tra assessori e Assemblea. L’idea che gli assessori rispondano solo al governatore, non è del tutto fondata. Non bisogna confondere il potere di nomina con la legittimazione, che proviene sempre dai siciliani. Rappresentati in parlamento”.

È una vecchia polemica, in fondo. Il rapporto tra governo e parlamento non è stato finora per nulla sereno.
“Gli assessori non sono figli di nessuno né qualcuno di loro ha vinto concorsi su Marte. Quindi è normale che debbano informare del loro operato anche il parlamento”.

Di chi è, secondo lei, la responsabilità della cattiva gestione di questa vicenda?
“Credo che la genesi di questo ‘caso’ abbia diversi resonsabili. Il presidente e l’assessore? Certo, ma non solo loro. Anche, magari, qualche politico che rimane un po’ più nell’ombra”.

A proposito dell’assessore Borsellino. Sembra che questa vicenda l’abbia molto amareggiata. Che opinione si è fatto, nello specifico, sul ruolo del componente della giunta Crocetta?
“Credo, ma è una mia impressione, una mia idea personale, che in questo momento l’assessore stia vivendo un travaglio. Ma non mi sognerei mai di metterne in discussione la presenza in giunta. Anzi, approfitto di questo momento, certamente non semplice, per confermarle stima e fiducia. Una fiducia basata anche sul metodo di lavoro e sui modi scelti dall’assessore per dialogare con i parlamentari. Lucia Borsellino, insomma, è un modello. Un esempio di come vada ricoperto il ruolo di assessore”.

Eppure, il leader dell’Udc D’Alia ha anche messo in discussione il sostegno dell’Udc a questa giunta.
“Al punto in cui ci troviamo, credo che la vicenda vada gestita col buon senso di tutti. L’immagine caricaturale da ‘resa dei conti’ è da archiviare subito. Non appartiene alla politica che immagino io. Nessuno si attenda la Cavalleria rusticana, insomma. Adesso, però, bisogna essere conseguenti sugli atti. Quando si dice che una delibera è ‘sospesa’, mi attendo di vedere i documenti che sanciscono questa sospensione. E aspetto ancora che qualcuno spieghi in maniera chiara cosa si intenda davvero per ‘delibera sospesa’”.

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