La polemica legata al “caso Lusi”, l’ex tesoriere della Margherita e senatore del Pd che avrebbe sottratto alle casse del partito oltre 25 milioni di euro, continua ad imperversare tra le fila del Partito democratico addensando sugli ex dirigenti margheritini più di qualche nube. Negli ultimi mesi l’inchiesta avviata dalla procura di Roma aveva infatti coinvolto, per ammissione dello stesso Lusi durante gli ultimi interrogatori, anche altre figure del partito come l’ex segretario Francesco Rutelli e l’ex presidente dell’assemblea della Margherita ed oggi senatore in quota Pd Enzo Bianco, riconosciuto poi estraneo ai fatti dalla stessa procura. E anche Gaspare Nuccio, ex parlamentare della Margherita ed uno tra i primi ad aver denunciato le irregolarità commesse da Lusi, oggi chiede “di fare chiarezza una volta e per tutte”.
Enzo Bianco però è stato riconosciuto dalla procura di Roma non soltanto estraneo ai fatti ma anche parte lesa.
“Bisogna fare un attimo di chiarezza. Il partito Margherita ha chiuso ufficialmente i battenti sospendendo le proprie attività a partire dal 2007. Da allora e fino al 2011, sono stati spesi la bellezza di 80 milioni di euro per attività politiche, dei quali 25 sono poi oggetto dell’inchiesta inerente Lusi. La prima e più importante domanda che mi pongo è: ma come è possibile che siano stati spesi addirittura 160 miliardi delle vecchie lire per le spese politiche di un partito che era già morto? E’ questa la cosa indecente. Sinceramente i fatti giudiziari mi interessano ben poco, è questo nodo che secondo me va sciolto prima di tutti gli altri”.
E per quanto riguarda Bianco?
“Volevo arrivare proprio a questo punto. Se questa montagna di fondi proveniente dalle tasse che tutti noi cittadini abbiamo pagato è stata spesa senza alcuna autorizzazione e senza alcun controllo, devo credere che l’unico al corrente fosse proprio Lusi? Devo credere che tutti questi signori non ne sapessero niente?. Proprio a Enzo Bianco vorrei chiedere una cosa che mi incuriosisce. La Finanza ha trovato che la società catanese che gestiva il lavoro dei collaboratori del Pd era in regola e che tutte queste attività non hanno nulla da nascondere. Tutto bellissimo. Ma di quei 5500 euro al mese che Lusi gli passava che cosa ne ha fatto? E soprattutto, a quale titolo, per quale motivo li intascava? E’ questo che è davvero grave. Tutti gli ex dirigenti della Margherita che oggi professano un atteggiamento virgineo del tutto ridicolo hanno utilizzato dei fondi, che per logica di cose potevano essere deviati solamente nelle casse del Pd, per propri fini personali e per la costruzione di movimenti e correntine ridicole”.
Si riferisce a qualcuno in particolare?
“Certo che sì. Mi riferisco proprio all’ex segretario della Margherita, Francesco Rutelli, che al contrario di molti altri, tra i quali io per esempio che sono naturalmente confluito nel Pd, ha utilizzato quei soldi per la creazione di un partito del tutto estraneo al Pd e addirittura avversario. Lo spieghi lui, insieme a tutti i rappresentanti di quella casta elitaria della Margherita, come è stato speso tutto quel denaro pubblico. Lo dica alle povere persone che hanno pagato le tasse e che oggi non riescono ad arrivare a fine mese che quei milioni di euro riguardavano ‘spese politiche’. Che poi, diciamoci la verità, che cosa significa ‘spese politiche’? Può voler dire tutto come niente. E siamo punto e da capo”.
Ma i risultati dell’inchiesta vanno in un’altra direzione.
“Io invece ho addirittura la certezza che qualcosa dietro ci sia: 25 milioni di euro del caso Lusi a parte, rimangono gli altri 55 che secondo me devono essere studiati nei minimi dettagli ed essere spiegati alla gente. Euro dopo euro”.
Da come parla sembra d’accordo con le parole di Luca Spataro quando ha detto che Bianco “esprime una concezione politica nella quale hanno peso un ristretto numero di notabili”.
“Certamente. Mi ritrovo assolutamente concorde con quanto detto da Spataro. Bianco è parte di quella cricca che ha tenuto tutti gli altri iscritti alla Margherita estranei alle logiche dello stesso partito. Voglio ricordare che da tempo immemore ormai sono stato letteralmente estromesso da qualsiasi riunione della Margherita. Probabilmente, devo pensare, perché in queste assemblee si parlava di argomenti dei quali non dovevo venire a conoscenza”.
Concludiamo tornando a Enzo Bianco. Ha saputo che gira la voce di una sua candidatura alla poltrona di sindaco di Catania?
“L’ho saputo e ho solo una cosa da dire. Lui come tutti gli altri ex big della Margherita farebbero bene ad avere la decenza di scomparire dalla scena politica italiana. Dovrebbero rimanere a casa e non farsi rivedere mai più”.