Caso Sisev, Bianchi: | "Vogliamo garantire il servizio" - Live Sicilia

Caso Sisev, Bianchi: | “Vogliamo garantire il servizio”

Dal primo gennaio la Regione potrebbe studiare una nuova ‘convenzione’ che, però, sarà fatta con un taglio della spesa. Una soluzione che invocano anche i 76 lavoratori.

Sicilia e- Servizi
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PALERMO- E’ stata rinviata a martedì l’audizione in commissione Bilancio dei rappresentati dei 76 lavoratori della Sisev (Sicilia e-Servizi venture) che hanno ricevuto le lettere di licenziamento. Il 23 dicembre prossimo scadrà la gestione del servizio affidato dalla Regione alla società privata, e i soci manderanno a casa i dipendenti. La vicenda spinosa passa adesso nelle mani del nuovo commissario liquidatore Antonio Ingroia, che dopo mesi di rinvii ha ricevuto prima il via libera dall’Avvocatura dello Stato, poi la ratifica dell’avvio della liquidazione da parte della Camera di commercio.

Ingroia, quindi, potrà finalmente insediarsi lunedì prossimo. Proprio per questo l’incontro di oggi a Palazzo dei Normanni è stato rinviato, nonostante la presenza dell’assessore all’Economia Luca Bianchi, che a questo punto studierà “nuove formule” per garantire prima di tutto l’erogazione del servizio, e poi tutelare i lavoratori, insieme con il nuovo commissario. Ma le ‘nuove formule’ passano comunque per la liquidazione di Sicilia e-Servizi.

La Regione, invece, potrebbe “studiare modelli che permettano di utilizzare le professionalità di quei dipendenti che negli anni hanno guadagnato parecchie competenze – ha spiegato Bianchi – e così continuare a garantire un servizio che per la Regione è essenziale”. Servizi informatici, prevalentemente, che riguardano anche settori come quello sanitario, oppure che gestiscono le presenze dei dipendenti regionali, e anche un maxi call center . “La tutela dei lavoratori (che non sono dipendenti regionali ma sono in capo alla società privata venture) – ha aggiunto l’assessore all’Economia – viene dopo la garanzia dell’erogazione del servizio”.

Dal primo gennaio, quindi, la Regione potrebbe studiare una nuova ‘convenzione’ che, però, sarà fatta con un taglio della spesa. Una soluzione che invocano anche i 76 lavoratori, che – come spiegato dal presidente del comitato lavoratori Sisev Filippo Fraccone – chiedono di ‘transitare’ nella società pubblica. Facendo questo “l’amministrazione regionale potrebbe risparmiare oltre dieci milioni di euro assumendo noi lavoratori, invece di affrontare costi per il servizio che vanno ben oltre quello delle nostre prestazioni”. Come quello di quattro dirigenti – racconta qualcuno – che costerebbero più di un milione di euro l’anno.

Per questo anche la politica si sta muovendo, e all’Ars il Pds presenterà un’interrogazione a firma Vincenzo Figuccia. “La Regione dovrà privarsi di un servizio informatico essenziale – ha detto il deputato autonomista – , che va dalla gestione del call center ai pagamenti degli stipendi, alle presenze del personale. Ci sono diversi interrogativi su cui attendiamo risposte”. Ma per avere delle risposte bisognerà aspettare almeno martedì prossimo.


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