PALERMO – Qualche passo avanti sul fronte della cassa integrazione in deroga in Sicilia. La situazione alle 20 di ieri, domenica 3, era di 4.022 decreti inviati dalla Regione all’Inps, per 9.666 lavoratori interessati. L’Inps ha autorizzato 3.778 decreti per oltre due milioni di ore.
Le persone per cui è stata presentata richiesta di cassa integrazione in deroga per il mese di marzo sono quasi 150mila. La Regione dunque ha esitato circa il 7 per cento delle pratiche, quando siamo già arrivati a maggio. Da oggi almeno il 50 per cento del personale impegnato nelle pratiche per la cassa integrazione in deroga dovrà tornare in ufficio, “con opportune rotazioni”. Si potrà lavorare anche in straordinario e chi vuole anche il sabato e la domenica. Così ha disposto nei giorni scorsi il dirigente del Dipartimento lavoro, Giovanni Vindigni, con un provvedimento trasmesso ieri ai sindacati e all’assessore regionale Antonio Scavone. Una decisione a cui sono seguite le proteste dei sindacati che assolvono da qualsiasi responsabilità i regionali e affermano che i ritardi sono addebitabili ai sistemi informatici lenti e all’organizzazione. Intanto, i lavoratori attendono. E a questi ritmi rischiano di attendere ancora tanto. Ieri, il presidente dell’Anci Leoluca Orlando ha invitato ancora una volta la Regione ad accelerare: “Si tratta di evitare una ulteriore situazione di tensione – ha detto Orlando – che si aggiungerebbe a quella che già vivono le fasce più deboli della popolazione destinatarie dei buoni alimentari, che sta creando un ulteriore appesantimento nei confronti di comuni per il sovraccarico dei destinatari di interventi di beni alimentari di prima necessità”.