PALERMO – “Non possiamo entrare in via Maqueda, anche se è una Ztl, e se chiuderanno anche corso Vittorio Emanuele sarà ancora peggio: noi svolgiamo un servizio pubblico, in questo modo si mettono in difficoltà turisti e alberghi”. I tassisti della cooperativa Trinacria, circa 150 operatori, sono sul piede di guerra e chiedono con forza al Comune di rivedere le disposizioni su via Maqueda e di non ripetere le stesse sul Cassaro, prossimo alla chiusura alle auto.
“Non possiamo accompagnare i clienti agli alberghi, che sono costretti ad arrivarci a piedi con le valige – dicono i tassisti – in nessuna città i taxi sono così penalizzati. Finora il Comune ha fatto solo chiacchiere, se non avremo risposte siamo pronti allo sciopero”. Una presa di posizione che si inserisce in un dibattito che da giorni anima il centro città: l’intenzione di chiudere alle auto corso Vittorio Emanuele ha scatenato la protesta di residenti e commercianti.
Il sindaco Orlando giovedì 5 parlerà in consiglio comunale per illustrare il piano dell’amministrazione in vista del verdetto Unesco sul percorso arabo-normanno, poi per l’11 è prevista invece un’assemblea pubblica alla Biblioteca regionale.
