CATANIA – Il Tribunale collegiale ha condannato a 8 anni e 8 mesi Carmelina Antonella Sardo, 60enne catanese, per peculato. Ex direttrice della posta di viale Artale Aragona, avrebbe fatto fuori circa un milione di euro da vari conti correnti, titoli, polizze e buoni fruttiferi appartenenti ai clienti della Posta.
La sentenza è stata emessa questa mattina dalla Terza sezione penale del Tribunale di Catania, presieduto dal giudice Rosa Alba Recupido. I giudici hanno assolto invece con formula piena, perché il fatto non costituisce reato, un promotore finanziario, Salvatore Raimondo Bordonaro.
Le motivazioni della sentenza
La Sardo è difesa dall’avvocato Salvatore Patanè. Non appena saranno depositate le motivazioni del verdetto, inizieranno a decorrere i termini per eventuali ricorsi della difesa. Bordonaro, invece, è difeso dagli avvocati Tommaso Tamburino e Roberto Russo Morosoli.
Anche a Bordonaro era contestata una ipotesi di peculato, in relazione a un ammanco di 878.756,87 euro. Denaro che sarebbe stato prelevato dal novembre del 2013 all’aprile del 2016. Per i giudici, però, lui non ha commesso alcun reato. E l’ipotesi, in pratica, è caduta in aula.
Gli episodi contestati
In tutto gli episodi incriminati sono cinque. Meno di 700 mila euro sarebbero stati incassati attraverso l’estinzione di polizze intestate alla donna. Bordonaro per l’accusa avrebbe ricevuto parte del denaro attraverso ricariche postepay, assegni e bonifici. Presenti in aula anche le parti civili.
Le parti civili sono assistite, salvo subentri o revoche di ulteriori legali in corso del processo, dagli avvocati Michele Liuzzo, Irene Maria Mazzeo, Mario Grasso Savio e Antonio Caputo. Citato come responsabile civile invece Poste italiane Spa. Le poste, va sottolineato, presero provvedimenti nei confronti della Sardo, prima trasferita e poi licenziata.