CATANIA. “Nessun avvocato del Comune di Catania si è presentato lunedì 27 marzo all’udienza del processo contro Mario Ciancio, imprenditore ed editore del giornale La Sicilia, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa”. E’ l’Arci, con una nota, a denunciare la questione.
“Il Comune – si legge nel comunicato – è costituito parte civile al processo e l’udienza dello scorso lunedì era quella dedicata alle arringhe conclusive delle parti civili. Il silenzio del Comune, oltre alle conseguenze processuali, rappresenta un inaccettabile schiaffo alle catanesi e ai catanesi onesti, un grave arretramento nella lotta alla mafia, un inquietante favore all’imputato per mafia e alla sua rete di relazioni. Esigiamo che il Commissario Straordinario Piero Mattei chiarisca immediatamente le ragioni di questa gravissima scelta. Esiste una Catania onesta, vittima della borghesia mafiosa che gestisce il potere della città, che non può accettare ne’ la pavidita’ delle Istituzioni ne’ la loro inefficienza o sciatteria nel contrasto alla mafia”.
"Il Commissario Straordinario Piero Mattei chiarisca immediatamente le ragioni di questa gravissima scelta".
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