Catania, Capitaneria di Porto |L'analisi dell'attività 2013 - Live Sicilia

Catania, Capitaneria di Porto |L’analisi dell’attività 2013

Oltre 13 mila migranti soccorsi nelle coste della Sicilia Orientale. E' questo uno dei dati emersi dall'analisi dell'attività svolta dalla Direzione Marittima di Catania in questi ultimi dodici mesi. Numeri importanti anche sul controllo della filiera pesca e sicurezza in mare.

CATANIA – E’ tempo di bilanci. E oggi è toccato all’ammiraglio Domenico De Michele della Capitaneria di Porto di Catania snocciolare i numeri dell’attività svolta in questi mesi targati 2013. Pesca, immigrazione, accertamenti in mare e all’interno del porto: nulla è stato escluso dalla lente di ingrandimento. Prima di entrare nel vivo delle cifre De Michele ha voluto sottolineare due dati: “Catania è stata premiata dall’Europa per le ispezioni navali volti a garantire la sicurezza nella navigazione, e inoltre Legambiente ha riconosciuto a questa direzioen marittima grande efficienza per la tutela ambientale”. Traguardi che l’ammiraglio condivide con tutti i suoi uomini e poi sottolinea: “La nostra è un’attività che si espleta 24 ore su 24 e non conosce festività, sabati e domeniche. E questo va ricordato ai cittadini”.

Passiamo ai numeri. Intanto va specificato che la direzione marittima di Catania ha competenza territoriale (marina in questo caso) di tutta le coste della sicilia Orientale, toccando quasi Gela a Sud e Cefalù a Nord. Per quanto riguarda il tipo di operazioni di soccorso e controllo in mare (in gergo S. A. R) sono stati effettuati 480 interventi, con oltre 1200 persone soccorse e circa 180 unità navali che hanno ricevuto assistenza. Nella pesca sono oltre 110 tonnellate i prodotti ittici sequestrati, che hanno consentito di elevare 402 sanzioni amministrative, 71 notizie di reato (quindi ipotesi penali). Su questo va evidenziato quasi i 300 mila euro di ricavato dalle vendite all’asta al Maas del pesce sequestrato: somme che vanno direttamente nella tasca dello Stato. “Questa attività – evidente De Michele – è fondamentale per la sicurezza della filiera alimentare e per la salute del consumatore. A questo va aggiunto il grande impegno nell’attività diportistica e del demanio”. Su questo punto, parlando di numeri, c’è un dato positivo dai controlli espletati, oltre 10 mila, sono solo 17 le ipotesi di reato rilevate nella scorsa stagione balneare.

Il nodo immigrazione. Oltre 13 mila le persone sbarcate nella Sicilia Orientale. Quasi la metà del totale che ammonta a 33 mila nel solo 2013. “Significa – dichiara alla stampa all’ammiraglio – 13 mila salvate dal mare”. Sono 130 i barconi a cui è stato prestato soccorso e assistenza.

Catania in controtendenza rispetto agli altri porti. Il periodo di crisi sembra non aver toccato lo scalo portuale etneo, si registra infatti un aumento del 30% del traffico navi. Questo è sintomo di efficenza e di un rapporto positivo nella valutazione degli armatori per costi e servizi resi. Catania, insomma, è tra i nodi mercantili scelti dalle imprese del settore. Il calo tra il 2012 e il 2013 si evidenzia solo per i passeggeri (quindi turismo crocieristico), invece l’aumento è netto per merci e mezzi. “Merito questo – conclude De Michele – di una macchina che funziona”.

 

 


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