Chiesa, il partito che non c'è: ma fa gola a tanti - Live Sicilia

Chiesa, il partito che non c’è: ma fa gola a tanti

Timbrano il cartellino Emiliano Abramo e Valeria Sudano.

CATANIA. “Per questo sono con voi. Perché la Chiesa ha da presentare una missione nella quale prende corpo una progettualità a cui ogni partito e movimento, se avrà la bontà di ascoltare, potrà attingere”. È rivolto a tutti il messaggio di monsignor Luigi Renna, insomma. La presentazione del documento Un cantiere per Catania doveva essere il momento per fissare un’unica fonte a cui ispirarsi in vista della prossima tornata elettorale. Quello stesso cantiere ha subito il tentativo di sabotaggio dalla lettura di chi ha voluto vedere nell’iniziativa sostenuta dall’arcivescovo di Catania (ma firmata da un collettivo di laici cattolici) l’avvio del processo fondativo di un partito che non c’è.

Il partito che non c’è

Certo, la coincidenza con l’annuncio della nomination di Emiliano Abramo, storico esponente della Comunità di Sant’Egidio, quale possibile candidato sindaco per il campo progressista ha suscitato una interferenza di difficile sintonizzazione. Tant’è che, una volta entrato nella Sala dei Vescovi, c’è chi ha fatto presente allo stesso Abramo un disappunto totale, pieno. Disappunto che fa il paio con l’imbarazzo di chi, però, non ha ancora sciolto alcuna riserva.

Ma la fase pre-elettorale è partita e il recinto cattolico torna a essere un campo di coltura ben assortito. Complice la ritrovata autorevolezza della Curia catanese che con i richiami agatini del suo pastore – Renna, appunto – è riuscita a rimettere la chiesa al centro del paese.

I candidati, tutti

Il partito che non c’è. La questione dei valori cattolici è tanto esigente quanto impegnativa che sfugge alle logiche di posizionamento elettorale. Con buona pace del centrosinistra. E del centrodestra. Anche per questo, Valeria Sudano che, prima ancora di essere leghista o renziana, è di antico e orgoglioso lignaggio democristiano, non ha voluto disertare l’incontro in arcivescovado. Un modo per ricordare di far parte della famiglia. E per ribadire – qualora non fosse chiaro in zona centrodestra – che “sono candidata e resterò candidata”. 


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