CATANIA – “È stato un evento-seminario di assoluta valenza, dove abbiamo affrontato quelle che sono tematiche di fondamentale importanza per gli amministratori locali che rappresentano la trincea del nostro impegno politico”. Sono queste le parole di Salvo Pogliese, Alberto Cardillo e Luca Sangiorgio – rispettivamente coordinatori regionale, provinciale e comunale di Fratelli d’Italia – a conclusione della due giorni dedicata agli amministratori locali che si è tenuta a Catania, dal titolo ‘Patrioti in Comune’.
“Sono, infatti, i sindaci, gli assessori e i consiglieri comunali gli avamposti per proseguire il radicamento territoriale di Fratelli d’Italia e per concretizzare attraverso gli atti amministrativi la nostra visione della vita e del mondo di destra” hanno detto ancora.
L’evento
Circa un migliaio le persone a partecipare all’evento-seminario promosso dal dipartimento nazionale Enti Locali del partito di Giorgia Meloni, con il coordinamento di Pierluigi Biondi (sindaco dell’Aquila). Quella catanese è la prima tappa di uno strumento di formazione quadri che si ripeterà anche in altre regioni italiane. Tra gli interventi quelli dei ministri Nello Musumeci e Raffalele Fitto, del viceministro Maurizio Leo e del sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro. La due giorni è stata incentrata su finanza pubblica locale, infrastrutture, urbanistica, tutela del territorio e sicurezza, fondi comunitari, Pnrr e tutto ciò che riguarda i temi che ogni giorno si trovano ad affrontare gli amministratori locali.
Il sarcasmo di Pd e Movimento cinque stelle
Era presente anche il sindaco di Catania, Enrico Trantino. Fuori dalla convention non sono mancate però le polemiche. Ne hanno approfittato gli esponenti della minoranza in consiglio comunale, Pd ed M5s, che hanno rilasciato una nota dai toni caustici. “Quando non si riesce a maneggiare un concetto è meglio lasciarlo da parte. Difficile cogliere il senso della ‘due-giorni’ di Fratelli d’Italia a Catania, pomposamente definita ‘Patrioti in Comune’. Che cosa vuol dire esattamente? Che i ‘Fratelli d’Italia’ sono gli unici patrioti in Comune? Solo a Catania, o dappertutto? E poi, cosa bisogna fare per potersi definire patrioti?” si legge
E ancora: “Forse bisogna: smantellare l’Agenzia per la coesione, chiudere e centralizzare le Zes, tagliare il fondo perequativo per le infrastrutture, bloccare i fondi FSC per destinarli all’opera vessillo del partito più antimeridionalista che sia mai esistito, attuare tagli sui fondi PNRR destinati al Mezzogiorno, votare l’autonomia differenziata e – perché no? – manganellare minorenni”.
Il caso
La nota è stata firmata dai consiglieri comunali: dai pentastellati Graziano Bonaccorsi e Gianina Ciancio, e dai dem Maurizio Caserta, Damien Bonaccorsi e Gerry Barbagallo. Manca all’appello Anna Vullo, esponente del Pd. Perché – a quanto risulta – avrebbe ritenuto eccessivi i toni utilizzati.