Catania, De Luca lancia il candidato e apre ai Cinquestelle - Live Sicilia

Catania, De Luca lancia il candidato e apre ai Cinquestelle

L'ex sindaco di Messina lancia un appello ai pentastellati.
AMMINISTRATIVE
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CATANIA – Cateno De Luca lancia il candidato sindaco e apre al Movimento Cinquestelle. Il leader di Sud Chiama Nord dà una scossa alla campagna elettorale. “Siamo stato chiari, abbiamo detto no agli stupratori della città, possiamo dire sì soltanto alle forze politiche che in questi anni non hanno governato la città cioè gli anni del Movimento Cinquestelle che a Palermo fanno con noi opposizione al governo Schifani”, dice De Luca a margine della conferenza stampa di presentazione del candidato trentunenne Gabriele Savoca. 

E aggiunge: “Non c’è un termine, possono fare le loro riunioni ma sanno che qui c’è una proposta e che loro sono gli unici ai quali siamo disponibili ad aprire questo progetto”. 

L’ex sindaco di Messina lancia così la palla nella metà campo del fronte progressista cercando di minarne le fondamenta. De Luca, in attesa di una risposta, si porta avanti con il lavoro e lancia l’avvocato Gabriele Savoca per la corsa a Palazzo degli Elefanti. A sostegno del candidato ci sono, al momento, due liste: Sud chiama Nord e Savoca sindaco- Sicilia Vera. Il coordinatore regionale di Sud Chiama Nord, Danilo Lo Giudice, sottolinea la portata del progetto in termini di “rivoluzione generazionale”. Il presidente della compagine deluchiana, il deputato regionale Ismaele a Vardera alza la posta e parla di Catania come “una città ostaggio dei partiti romani”.

“Qualcuno pensa il nostro candidato non abbia esperienza? Meglio se chi aveva esperienza ha portato Catania allo sfacelo”, dice il deputato. Poi la parola passa a Savoca che affronta vari nodi della città: la disoccupazione, la fuga di cervelli, la zona industriale “disastrata, l’emergenza rifiuti. Poi ruggisce e strappa un lungo applauso quando parla del rapporto con le periferie. “Tutti parlano di periferie in campagna elettorale? Di cosa parliamo se mancano i servizi? La verità è che certa politica usa i quartieri soltanto per clientela elettorale”.

Cateno De Luca, prima di prendere la parola passa. un metaforico testimone a Savoca regalandogli una penna multicolore che usa da quando era sindaco. Poi inizia una lunga arringa contro i “mammut”, “i dinosauri” e “i figli di mammut e dinosauri” della politica etnea. De Luca parla di “clima politico mafioso” spiegando che molti potenziali candidati temevano ritorsioni e soprattutto attacca chi ha amministrato la città negli ultimi vent’anni. “Hanno sfregiato Catania e senza pudore si ricandidano”, dice De Luca rivendicando di avere rifiutato apparentamenti (“ci hanno promesso assessorati e i posti nelle partecipate”). 

“Siamo stati cercati da tutti, vi risparmio le proposte formulate. Li ho visti per bon ton non per farmi contaminare dopo avere fatto la traversata nel deserto alle regionali. Ma qualcuno pensava di farmi cambiare idea perché ci serve su un piatto d’argento assessorati e posti nelle partecipate e quindi avere a Catania la nostra postazione politica nel Palazzo: no, noi non vogliamo entrare nel Palazzo in compagnia degli stupratori della città”, dice l’ex sindaco di Messina che promette una campagna elettorale con i fuochi d’artificio. “Sarò spesso in città, vi prometto che ci divertiremo”. 


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