Droga: più casi di dipendenza | Ritorna l'uso di anfetamine - Live Sicilia

Droga: più casi di dipendenza | Ritorna l’uso di anfetamine

Allarme anfetamine a Catania. Cosa prova un ragazzo durante l’assunzione? Perché lo fa? Quali rischi corre? Ecco l'intervista a un tossicodipendente e i dati SERT forniti da Carmelo Mazza, direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche di Catania.

I DATI DEL SERT, E' ALLARME
di
2 min di lettura

CATANIA – “Vivi tre fasi, tre emozioni diverse dopo aver fatto uso di sostanze stupefacenti – spiega senza inibizione un giovane catanese  – all’inizio è tutta euforia, gioia, ridi e sei felice anche se tutto va storto. Poi, passi alla fase che mi piace definire “dotta”, diventi saggio, fai riflessioni profonde, diventi un filosofo. Infine, l’ultima fase, dove cominci a spegnerti e a sentirti stanco, stai male, così tanto che se non riesci a riprenderti quasi quasi decidi di ricominciare”.

Non ha nemmeno 25 anni sulle spalle, eppure Andrea – lo chiameremo così – sa quel che dice, come lui tanti i ragazzi che fanno uso di stupefacenti, sostanze che, prosegue il ragazzo “se in altri Paesi sono state legalizzate vuol dire che in fondo non fanno poi così male”. Una convinzione che spesso porta alla morte, dal 1990 a oggi i sequestri effettuati in Italia sono aumentati del 5.000%, ogni anno circa 1000 tossicodipendenti muoiono per overdose e infarto.

Ed all’ombra dell’elefante ritorna in voga tra le giovani comitive l’uso di anfetamine. Proprio qualche giorno  fa la Squadra Mobile di Catania ha arrestato un 30enne per trasporto, detenzione ai fini di spaccio di anfetamina, bloccato in piazza Giovanni XXIII, mentre strava per cedere ad alcuni giovani 7,3 grammi di anfetamina; e dovranno rispondere di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti, anfetamina pure in questo caso, anche due catanesi, di 32 e 19 anni, arrestati nella notte tra sabato e domenica scorsa a Giardini Naxos.

Il dottor Carmelo Mazza direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche di Catania ci ha fornito interessati dati al riguardo. Nel 2012 si è registrato un incremeto notevole di tossicodipendenti, con 1319 nuovi casi, per un totale di 4288 soggetti a carico, più di 1000 tra questi hanno più di 44 anni, quasi 300, invece, i minorenni. Inquitante il tasso femminile tra questi: gli utenti donne in carico negli ambulatori del SERT CT1 e Acireale sono quasi raddoppiate nell’ultimo anno: a cadere nel vortice della dipendenza sono soprattutto le ragazze dai 16 ai 29 anni.

Uscire dal tunnel si può. I SERT costituiscono le strutture di riferimento delle aziende sanitarie per le dipendenze patologiche e garantiscono agli interessati la riservatezza e anonimato, basando le loro terapie su trattamenti di carattere psicologico, socio-riabilitativo e medico-farmacologico.

“I recenti dati provenienti dalla ricerca scientifica mostrano infatti che il primo uso di sostanze, mediamente, avviene già intorno ai 14 anni di età – conclude il dottor Mazza – mentre l’accesso ai servizi di cura arriva solitamente dopo un lasso di tempo che può variare dai 5 agli 8 anni dall’inizio del consumo, a seconda della sostanza in questione. Il tempestivo riconoscimento del comportamento assuntivo e la messa in atto dell’intervento perciò risultano determinanti ai fini della prevenzione per evitare nel soggetto danni anche permanenti all’organismo e al cervello, lo sviluppo di dipendenza, il rischio di morte per overdose o il rischio di contrarre malattie infettive come HIV ed epatiti”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI