CATANIA – La eco delle celebrazioni per l’anniversario della strage di via D’Amelio, è ancora ridondante. Un momento che i vertici di Fratelli d’Italia hanno voluto anticipare nel pomeriggio di giovedì nel corso della manifestazione “Parlate di mafia”. Diversi gli interventi che si sono avvicendati dal pulpito del palco: tra questi, anche quello della responsabile nazionale del tesseramento di FdI, nonché sorella della Premier, Arianna Meloni.
“Tutto cominciò nel 1992”
“La nostra storia politica comincio nel 1992 con le stragi di Capaci e di via D’Amelio – ha detto -. Non posso non ricordare quell’estate con mia madre e mia sorella a guardare la tv. Con tanta rabbia, con tanta paura. Io avevo 17 anni e Giorgia 15: ed è stato in quel momento che abbiamo deciso di fare politica. Volevamo cambiare quel sistema. Falcone e Borsellino hanno scelto la Sicilia per combattere e continuare a fare la cosa giusta“.
Pogliese: “Facciamo la nostra parte”
“Per combattere le mafia serve che ognuno di noi faccia la propria parte, il proprio dovere – spiega il coordinatore di FdI, Salvo Pogliese -. La politica ha un compito importante e dall’amministratore locale sino al parlamentare nazionale e ai livelli più alti siamo tutti chiamati a impegnarci in un lavoro sinergico.
La Sicilia dalla stagione terribile e dolorosa delle stragi del 1992 è molto cambiata e tanti passi in avanti sono stati compiuti.
Nell’evento di Fratelli d’Italia “Parlate di Mafia”, che si è tenuto dinanzi a una sala gremita con oltre 600 presenze e organizzato dai gruppi parlamentari di FdI di Camera e Senato e dall’Ufficio Studi del partito, si è parlato delle buone pratiche in tema di legalità partite proprio da Catania: il regolamento per la gestione dei beni confiscati avviato durante la mia sindacatura e oggi approvato, il protocollo “Liberi di scegliere” del tribunale dei Minori, i tanti progetti per il contrasto alla dispersione scolastica.
C’è ancora tanto da fare ma questo governo ha dimostrato, con i fatti come a Caivano, di voler contrastare la mafia e la marginalità sociale. Nel solco dell’esempio di Falcone e Borsellino continueremo questo impegno”, ha concluso Pogliese.
Galvagno: “Ogni giorno serve un impegno concreto”
“Parlate di Mafia, parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene.” La terza edizione di questo importante evento che si è svolto a Catania è l’ennesima dimostrazione che per Fratelli d’Italia l’antimafia è un impegno concreto che deve essere onorato ogni giorno”, ha rafforzato il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno.
“Convegno che ha trattato l’azione di contrasto alla criminalità organizzata che sta attuando il governo, guidato da Giorgia Meloni. A testimoniare ciò oltre a numerosi colleghi di partito anche il presidente della Commissione Antimafia guidata da Chiara Colosimo. Non possiamo dimenticare il sacrificio di Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta nella strage di via D’Amelio 19 luglio 1992.
Non possiamo abbassare la guardia dinanzi alle associazioni criminose. Ognuno deve fare la propria parte.
Messina: “Vicini alla Sicilia”
“Siamo profondamente orgogliosi che la terza edizione di ‘Parlate di mafia’ si sia svolta a Catania. Ancora una volta Fratelli d’Italia dimostra vicinanza nei confronti della Sicilia”, conclude il vice presidente del gruppo parlamentare Manlio Messina.