CATANIA – “Unire la città per rinnovare il paese”. Questo è lo slogan dell’incontro che si è tenuto oggi al cinema Odeon con Emiliano Abramo già Presidente della Comunità di Sant’Egidio e candidato, alla Camera dei Deputati, del Partito Democratico. All’incontro erano presenti anche il Segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo, il Coordinatore provinciale Demos Massimo Ferrante, Giuseppe Provenzano vicesegretario nazionale del PD e l’europarlamentare Pietro Bartolo di Democrazia Solidale. Ha moderato il dibattito la giornalista Melania Tanteri.
“La rappresentanza di un territorio avviene attraverso i candidati alle elezioni, io rappresento Catania, al contrario ci sono Provincie che non sono minimamente rappresentate – afferma Abramo – come si può “lamentare” una assenza dello Stato in Sicilia quando intere Provincie non hanno nemmeno un candidato alle elezioni del 25 settembre prossimo. Desidero rappresentare il mio territorio, la mia Provincia”.
Sulla situazione del capoluogo etneo, Emiliano Abramo afferma: “La dimensione parallela di questa città nasce dal voto di 5 anni fa. Dove il sindaco eletto e la sua coalizione hanno sottovalutato la vicenda giudiziaria che riguardava il candidato che si apprestava a diventare Sindaco con un tratto caratteristico di questa Amministrazione, quello di vivere alla giornata senza nessuna visione – continua Abramo – con la legittima, per carità, speranza che questa cosa (il procedimento giudiziario) potesse rientrare. Non credo ci sia un pensiero malevolo in questo, ma solo la consapevolezza di vivere alla giornata perdendo di vista la Catania/reale facendo sì che si consumasse un dramma per la città con l’assenza di un Governo cittadino – continua Abramo – alla quale si aggiunge un Sindaco, facente funzione, non legittimato dal voto, persona capace per carità, ma che diventa un problema per la democrazia stessa con una mancanza di dialogo tra cittadino e Istituzioni. Non credo ai punti di non ritorno e nemmeno alle ricette magiche. Chiunque sia il prossimo Sindaco avrà un periodo di difficoltà e dovrà riuscire a fare rientrare la città entro i confini della legalità e di un “ordine minimo” con intelligenza e un occhio di riguardo osservando quei, questi, turisti che scelgono il capoluogo etneo nonostante condizioni gravemente non accoglienti”.
Altro punto è il Reddito di Cittadinanza sul quale il Presidente di Sant’Egidio si sofferma con un’analisi precisa: “La proposta di togliere il Reddito di Cittadinanza è sbagliata e dimostra lo scollamento, politico, con la popolazione. Basterebbe pensare al periodo del lockdown per capire, senza Reddito di Cittadinanza, che dramma sociale si sarebbe potuto vivere. Va forse spostato sul Welfare e non sulle politiche del lavoro dove ha creato un disastro – continua Abramo – ma da qui a dire “togliamo il Reddito di Cittadinanza” diventa un atto di irresponsabilità. In città, come la nostra chi dice no al Reddito di Cittadinanza alle fasce deboli non propone nulla a livello di posti di lavoro e sostentamento, nulla”.
Altra puntualizzazione di Emiliano Abramo è quella sui neet (giovani 40enni senza lavoro ne studio) “la Sicilia ha la percentuale più alta in Europa di neet -precisa Abramo – ok! Dite no al Reddito di Cittadinanza? Spostiamolo sul welfare e facciamo proposte reali di politiche sul lavoro che è un discorso molto serio, ma nel quale, sembrerebbe, nessuno voglia fare”.
Il capoluogo etneo come riferimento al fallimento del metodo politico ed economico, tra economia pianificata e quella di mercato, utilizzati in questi anni? La battaglia, politica, nel capoluogo è appena iniziata. “La città deve scegliere il suo rappresentante e la coalizione di centrosinistra, nella quale c’è il PD che porta avanti una proposta – continua Abramo – non l’immagine delle preferenze per un singolo partito, ma l’immagine rinnovata del Paese da consegnare a questo territorio, il 25 settembre uscirà una nuova Italia”.
Il segretario regionale del PD Anthony Barbagallo aggiunge: “Abbiamo il coraggio e la schiena dritta del nostro candidato alla Presidenza della Regione, Caterina Chinnici, che sta affrontando con garbo straordinario, tenacia e determinazione questa campagna elettorale. Saranno tre settimane decisive dove si farà la storia politica siciliana dei prossimi 5 anni”.