Catania Jazz: |BassDrumBone - Live Sicilia

Catania Jazz: |BassDrumBone

Sul palco del Ma Musica Arte il secondo appuntamento del cartellone parallelo di Catania Jazz ospita BassDrumBone, il combo formato dal batterista Gerry Hemingway, dal trombonista Ray Anderson, e dal bassista Mark Helias.

CATANIA – Mercoledì 6 marzo sul palco del Ma Musica Arte in via Vela 6 a Catania, il secondo appuntamento del cartellone parallelo di Catania Jazz ospita BassDrumBone, il combo formato dal batterista Gerry Hemingway, dal trombonista Ray Anderson, e dal bassista Mark Helias, un trio con una strumentazione insolita ma un suono unico. Un collettivo vero, la loro musica combina tre distinti approcci di composizione e di improvvisazione e un rapporto eccezionale musicale. E’ da 36 anni che Mark Helias, Gerry Hemingway e Ray Anderson si esibiscono come trio, uno dei gruppi più longevi del jazz moderno.

Era l’autunno del 1977 quando i giovani Anderson, Helias e Hemingway fondarono un ensemble coo-perativo che nasceva dalle sintesi di tre musicalità, attente a catturare vari stimoli dalla tradizione jazz. Il debutto discografico fu nel 1979 con “Oasphe”, Auricle Records, che presentava una musica avvincente, dove uno swing incalzante, libero e moderno, scatenava tre solisti di rara abilità. Da allora il trio ha pubblicato vari dischi, tra cui il geniale “Right Down Your Alley” del 1984, a nome di Ray Anderson, e successivamente “You Be”, “Woferlo”, “Hence The Reason” e il live “March Of Dimes”. La musica è sempre travolgente e sincera, è la proposta di un autentico collettivo jazz, che attualizza la lezione di maestri ed ispiratori come Charles Mingus e Duke Ellington per l’energia e la carica appassionata del repertorio.

Oltre che un solista di valore, ciascuno dei membri di BassDrumBone è compositore e leader di varie formazioni, ed ha anche collaborato con ensemble e musicisti tra i più significativi della vicenda del jazz contemporaneo. Il trombonista Ray Anderson è uno dei massimi specialisti del suo strumento; si è distinto con il gruppo Slickaphonics e decine di collaborazioni, dal quartetto di Anthony Braxton alle orchestre di Carla Bley e Charlie Haden, ai gruppi di Henry Threadgill e John Scofield. Ha diretto di recente la Pocket Brass Band con cui ha suonato per il Musicus Concentus. Il contrabbassista Mark Helias vanta una lunga carriera come leader dai primi Anni 80, a cui risale l’accoppiata con il leggendario batterista Ed Blackwell. Ha collaborato con Cecil Taylor, Oliver Lake, Tim Bene, Anthony Braxton, Marty Ehrlich e Don Byron.

Attualmente leader di uno straordinario quintetto in cui si sono succeduti alcuni tra i migliori im-provvisatori, il batterista Gerry Hemingway è un solista e un compositore ispirato in grado di combinare la liberta espressiva del jazz moderno al rigore della musica accademica. Il suo lavoro di compositore è stato sostenuto dalla Fondazione Guggenheim, e sue composizioni sono state commissionate dalla Kansas City Symphony Orchestra. Sul fronte del jazz si ricordano gli impegni di fianco ad Anthony Braxton, Derek Bailey, Reggie Workman e Cecil Taylor.

Nel 2011 è uscito “The other parade” l’ultimo lavoro di BassDrumBone. Tre composizioni a testa, a sottolineare la natura assolutamente paritaria del combo, commissionate dalla prestigiosa Chamber Music America, “The Other Parade” conferma la miscela di jazz, funky, blues, free e quant’altro, che aveva fatto scalpore nel panorama jazzistico all’avvento del trio. Si passa così dall’intricato groviglio strumentale dell’iniziale “Show Tuck” al sonnacchioso blues di “Blue Light Down the Line”, dalla gioiosa fanfara neworleansiana di “King Louisian” alla ragnatela poliritmica di “Rhythm Generation”, dallo splendido contrasto tra le linee melodiche pastorali e le sottolineature percussive di “Unforgiven” ai growl e ai colpi di lingua di “Lips and Grits”.

Una curiosità: la foto di copertina ritrae dei giovani tamburini di Gavoi, paese nel cuore della Barbagia, durante il carnevale: la musica contenuta in “The Other Parade” è intrisa di tradizione ma parla il linguaggio della contemporaneità.

 


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