Catania, l'altra faccia della Festa: si ribellano gli abitanti di corso Sicilia

Catania, l’altra faccia della Festa: si ribellano gli abitanti di corso Sicilia

L'intervento di Ivan Maravigna

CATANIA – L’intervento del Prefetto, la cui sede “dista 300 metri”, per fare fronte alla “disastrosa situazione che i residenti del rione di corso Sicilia” sono costretti a patire nei giorni dei festeggiamenti per la Santa Patrona di Catania ” è chiesto dal portavoce del comitato del quartiere, l’avvocato Pietro Ivan Maravigna, sottolineando che la zona “è invasa da decine e decine di furgoni di giostrai/pallonari che si sono accampati in condizioni disumane impadronendosi di questa parte di città”. Secondo l’avvocato fanno i bisogni “a cielo aperto riparandosi dietro i furgoni”.

“Negli stessi luoghi – aggiunge – cucinano e mangiano, fanno il bucato. Urlano e strillano tutta la notte. Non riusciamo a dormire e il fetore di urina è insopportabile. Le loro autovetture sono, poi, parcate in seconda fila accanto ai furgoni rendendo pericolosissima la circolazione stradale e l’attraversamento pedonale.Non vi è alcun rispetto di alcuna normativa.Le rare pattuglie di polizia di Stato e Municipale che hanno provato ad effettuare controlli e a invitare questi signori a spostarsi verso l’area parcheggio, distante solo 100 metri, “del Pino” si sono sentiti rispondere che loro sono qua da venti anni e non hanno intenzione di alcuno spostamento”.

“Perché – si chiede il portavoce del comitato – ancora una volta questa situazione che si ripete anno dopo anno non è stata prevista e affrontata? A cosa servono le riunioni in Prefettura? Perché non vengono mai ascoltati i residenti? Perché, se per convincere questi invasori a rispettare le leggi ea trasferirsi in aree di servizi igienici, occorrono più vigili urbani o, magari, l’Esercito, il Prefetto non dispone l’aggregazione da parte di comuni vicini?” “Noi residenti – conclude la nota – stiamo raccogliendo un dossier video fotografico che invieremo all’attenzione del ministro Piantedosi per chiedergli se in corso Sicilia le leggi dello Stato Italiano valgono o no è quali provvedimenti intenda adottare per farle valere”. 


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