CATANIA – Reagire prima di registrare il motore per la volata finale. Ultima dell’anno in casa Catania dopo l’indigestione natalizia di Castellammare. Quattro sberle da ammortizzare e superare per gli etnei che guardano al match di domani, ore 18:30, contro l’Andria con bramosia di riscatto, anche se Rigoli sottolinea: “Una sconfitta pesante soprattutto perché decisa nei primi trenta minuti. Abbiamo riflettuto molto e lavorato tanto”. Il fortino del Massimino la colonna portante della classifica con ben 25 punti conquistati e vittoria numero 8 consecutiva da centrare per materializzare e aggiornare nuovi almanacchi.
Attenzione però al pericolo numero uno Andria, squadra tosta, compatto con una difesa impenetrabile, solo 16 reti al passivo, 11 in campo esterno, al pari del Catania e con una serie utile salita a 12 gare. Favarin ha cambiato modulo dal 4-2-3-1 al più compatto, per le caratteristiche dei suoi, 3-5-2: da quel momento vittorie 4 e 8 pareggi ma soprattutto nessuna sconfitta. Rigoli conosce la forza dell’Andria: “Sarà una partita complicata, Andria solida in difesa e reduce da una serie di risultati positivi. Abbiamo lavorato soprattutto sull’aspetto mentale”
Insomma Rigoli conosce il carattere dei suoi anche di fronte all’emergenza difesa viste le squalifiche oltre di Biagianti di tre centrali come Gil, Bastrini e Nava. Catania che non mollerà il modulo 4-3-3 con il giovane De Sanctis accanto al recuperato Bergamelli con Di Cecco pronto a sostituire in mediana Biagianti. In attacco Russotto e Mazzarani saranno determinanti tatticamente mentre da prima punta Barisic e Anastasi si giocano una maglia. Un 2016 pronto a lasciare ricordi dolci, qualche amarezza ma tanto lavoro da materializzare nel 2017 come chiosa il tecnico del Catania: “Penso di aver agito negli interessi del Catania. Ritengo che è stato fatto un buon lavoro”.
Tra emergenza e reazione ecco Catania-Andria una gara che dovrà allontanare fantasmi regalando serenità in vista della sosta. Poi toccherà a Lo Monaco liberarsi delle zavorre pesanti tra cattivo rendimento e stipendi ingombranti regalando e regalandosi giocatori pronti ad emozionare ed aiutare il Catania verso la lotteria playoff stuzzicante, emozionante e per molti, ma non per tutti, pronta a diventare anche vincente.
