Catania, l'email di propaganda |passa dal server dell'università - Live Sicilia

Catania, l’email di propaganda |passa dal server dell’università

Migliaia di studenti hanno ricevuto nella loro posta elettronica un messaggio elettorale a sostegno della moglie di un funzionario del rettorato, candidata con l'Udc all'Ars. E scoppia la polemica. Preso di mira il rettore, Antonino Recca (nella foto), coordinatore provinciale dell'Udc.

La protesta degli studenti
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CATANIA – Una e-mail elettorale a sostegno di una candidata dell’Udc all’Ars, moglie di un funzionario del rettorato, sarebbe stata inviata dal server di posta elettronica dell’università di Catania. Lo segnala il Movimento studentesco catanese. Il messaggio sarebbe arrivato a migliaia di studenti attraverso una lista dell’Ateneo. “Il passaggio della mail attraverso i server dell’università di Catania – afferma in una nota il Msc – rende chiaro e incontrovertibile il coinvolgimento dell’ateneo nella trasmissione del messaggio elettorale”.

Alcuni rappresentanti del Movimento studentesco catanese hanno chiesto spiegazioni, ma, sottolineano in una nota, non sono stati ricevuti e per questo, annunciano, “insieme ai legali, valuterà quali azioni adottare contro l’amministrazione dell’università di Catania che ha reso possibile questo ennesimo scandalo”. Il rettore Antonino Recca, coordinatore provinciale dell’Udc, ricorda che “qualunque mail inviata da una postazione collegata alla rete dell’ateneo (anche tramite wireless) transita necessariamente dai server dell’università che gestiscono lo smistamento in uscita dei messaggi di posta elettronica”. Ed in una circolare inviata ai dipendenti ha sollecitato il personale ad “astenersi dall’inviare messaggi di propaganda politica dalla rete dell’ateneo”.

Il Msc contesta la circolare del rettore che, secondo il Movimento, “non fornisce alcuna spiegazione” su come qualcuno si “sia procurato gli indirizzi email di migliaia di studenti” dell’ateneo. “L’amministrazione – si legge in una nota – è tenuta a mettere immediatamente in sicurezza i dati sensibili degli studenti e ad assumersi, senza opportunismi, la responsabilità dell’accaduto. Risulta inoltre evidente, come si evince dai dati pubblici contenuti nelle email inviate, che il coinvolgimento dei server dell’ateneo non si limita a eventuali collegamenti alle sue reti wireless ma bensì a un passaggio intermedio del messaggio dai server dell’Ateneo prima ancora di essere inviato ai singoli studenti”. Il Msc rende noto che “decine di studenti nelle ultime ore hanno segnalato l’accaduto alla polizia postale” e si chiede “quali azioni vuole adottare il rettore” e se “la candidata voglia ritirarsi” dalla competizione elettorale.


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