Catania, è polemica sui tagli all'assistenza degli alunni disabili

Catania, monta la polemica sui tagli all’assistenza degli alunni disabili

Associazioni sul piede di guerra, la risposta: "Il taglio non sarà lineare"

CATANIA – Tra oggi, ma più probabilmente domani, il vertice ristretto al quale presenzierà il sindaco. Al termine del quale verranno chiariti i termini del taglio del 15% al monte ore per il servizio di Assistenza all’Autonomia e comunicazione legato alle alunne ed alunni con disabilità che frequentano le scuole pubbliche dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado.

Di certo c’è che, al momento, la polemica sulla questione si è sollevata su più fronti. “I tagli del 15% ci saranno ma non saranno lineari. In che senso? Nel senso che saranno preservati tutti quei casi che ne avranno bisogno”. La risposta a denti stretti arriva dai corridoi di Palazzo degli elefanti. E tutto viene rimandato all’incontro che si terrà nelle prossime ore.

Una vicenda della quale sono interessati anche gli istituti della Città metropolitana.

“Pioggia di ricorsi”

“Aspettiamo di venire convocati dal Sindaco del Comune e dai dirigenti della città Metropolitana di Catania. Attendiamo risposte immediate dagli organi competenti e ci auguriamo che venga ripristinata quanto prima possibile l’ordinaria erogazione del servizio in questione”.

A parlare sono un numero cospicuo di associazioni: Movimento sulla Legalità DLSA, Comitato Cittadino Vulcania, Associazione Comunità in Progresso, ADV, Federcontribuenti Sicilia e Gli Invisibili.

Che proseguono: “Tagliare i servizi fondamentali per adeguare la spesa agli stanziamenti in bilancio è un fatto di una gravità inaudita sia per gli Asacom, il cui reddito viene così fortemente penalizzato, ma in particolare per le persone con disabilità.

Sicuramente si seguiranno una marea di ricorsi giudiziari da parte delle famiglie. L’aspetto economico non può e non deve pesare su soggetti fragili, di questo tutti siamo concordi, pertanto ci si augura che si apra un confronto con le istituzioni finalizzato a superare le criticità e trovare le soluzioni.

L’eventuale chiusura del dialogo porterebbe a un consistente numero di ricorsi e interromperebbe quella sinergia essenziale tra gli utenti e le istituzioni”.

“Gravità inaudita”

“La delibera di Giunta del Comune di Catania è un fatto di una gravità inaudita! Catania è all’ultimo posto per la qualità della vita anche per questo: tagliare i servizi fondamentali per sanare il bilancio; sacrificare con il taglio del servizio lavoratrici e lavoratori con specifiche competenze, il cui reddito viene, ovviamente, gravemente penalizzato.

Il sindaco Trantino con questa ennesima delibera la traduce in provvedimento a Catania e nella Città metropolitana. Siamo pronti a dare battaglia affinchè vengano riconosciute”. A dirlo sono Pierpaolo Montalto e Giolì Vindigni, rispettivamente segretario regionale e provinciale di Sinistra Italiana.

“Si aggrava lo stato di precarietà”

“Considerando che è di competenza dell’ASL, stabilire quante ore di assistenza sono necessarie alla singola studentessaa e al singolo studente per poter frequentare le lezioni e le attività scolastiche/universitarie, come fanno e come possono il sindaco Trantino e la sua giunta modificare la decisione dell’ASL?”, interviene l’USB Scuola Catania.

“Inoltre, c’è anche da evidenziare che i tagli decisi, colpiscono centinaia di lavoratrici e lavoratori che subiranno la riduzione di ore di lavoro e, quindi, un’ulteriore aggravarsi del loro stato di precarietà”.


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