Catania, movida selvaggia VIDEO J'accuse dei residenti del centro storico

Catania, movida selvaggia VIDEO: la rabbia dei residenti

Notti senza regole: fuochi d'artificio, risse, auto in tripla fila. Gli abitanti: "Istituzioni latitanti".
CENTRO STORICO
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CATANIA – La sera il centro storico di Catania è irriconoscibile. Non è la musica alta che proviene dai locali o i rumori di chi si attarda tra le vie del barocco. Quelle sono note della colonna sonora di una città che si : i brusii, le risate, il tintinnio dei bicchieri ai tavoli dei bar, le saracinesche aperte di qualche pub, le comitive sedute sulle scalinate a raccontare, a raccontarsi. 

Ma Catania quando scocca la mezzanotte sembra cambiare volto. Risse davanti ai pub, fuochi d’artificio non autorizzati, motociclisti senza casco (anche in tre su un motorino), piazze trasformati in parcheggi, strade bloccate dalle auto in tripla fila con il rischio (anzi è già accaduto) di bloccare ambulanze o mezzi dei vigili del fuoco. In tutto questo c’è la stanchezza di chi ha scelto di vivere tra i palazzi neri del centro storico e si sente ostaggio in casa sua. Ostaggio di incivili, balordi, malandrini. 

I video raccolti nelle ultime settimane sono un docufilm della movida selvaggia catanese tra via Sangiuliano, piazza Manganelli, piazza Teatro Massimo. Ci sono anche le registrazioni di alcuni turisti ospiti di un b&b. 

“Ci sono auto parcheggiate in terza fila che bloccano il traffico – racconta un residente – ma guai se ti lamenti. Così si formano file di centinaia di metri su via di Sangiuliano con i mezzi di soccorso bloccati”. A fine agosto c’è stata una rissa davanti a un locale. “Abbiamo chiamato le forze dell’ordine ma non c’è stato alcun intervento. Sabato 11 settembre abbiamo chiamato la polizia per l’ennesima lite in un pub, sono intervenute 3 pattuglie e mentre c’erano i poliziotti in via Frontini hanno sparato, intorno a mezzanotte e mezza, una batteria di fuochi”.

Non c’è nemmeno il rispetto del codice della strada. “Entrano con la macchina in area pedonale. Le moto sono posteggiate sul marciapiede – spiega ancora –  passeggini e pedoni sono costretti a scendere sulla strada perché il marciapiede è occupato dagli chi usa moto come sedili di un divano”. 

Lo sfogo continua: “I vigili urbani non intervengono poiché purtroppo a Catania, ogni sera, ci sono incidenti stradali ed hanno le pattuglie occupate, ma sarebbe sufficiente predisporre un servizio di vigilanza nelle aree di accesso per impedire le violazioni”.

La Sicilia è in zona gialla, ma in alcuni locali della zona della movida catanese si organizzano serate con Dj. “Questi eventi sono tutti segnalati, anche tramite pec, a Prefetto, Questore, Sindaco, Comandante dei Vigili e Comandante dei Carabinieri”, denuncia ancora.

Nella voce c’è una profonda rassegnazione. E totale sfiducia nelle istituzioni, sia di polizia che politiche: “Le forze dell’ordine, nonostante facciamo chiamate ogni sera non intervengono, il sindaco ha deciso di abbandonare tutta la città ma il centro storico in particolare”.

E poi l’amara conclusione: “Sinceramente ci sentiamo, i residenti, frustrati ed abbandonati. Le istituzioni hanno permesso che il centro storico di Catania diventasse una zona franca e senza regole”.


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