CATANIA. Continua il nostro viaggio all’insegna del buon cibo e del bere con stile: di cosa ci occupiamo questa volta?
Del pane. Che accompagnato al companatico è una costante della storia dell’uomo senza distinzione di razza, etnia e origine geografica. L’antenato del panino per come lo conosciamo oggi, panis ac perna, ossia pane e prosciutto, risale alla Roma imperiale dove tra le vie dei mercati urbani abbondavano i salumai. Moltissimi anni dopo vennero proposte non solo rivisitazioni nazionali come piadina romagnola e tigella ma anche le varie interpretazioni nel mondo: hamburger, sandwich, crepes, hot dog, tortillas, burritos, tacos, pita e così via discorrendo.
A Catania il pane chiama la carne, soprattutto equina, in formato fast food presso punti nevralgici della città come via Plebiscito e Castello Ursino in cui le trattorie del luogo offrono pietanze per tutti i gusti. Ma anche in veste itinerante nelle numerosissime paninoteche distribuite in tutta la città e divenute celebri intorno agli anni 2000.
Tuttavia, in questa sede proveremo a consigliarvi quattro versioni del tradizionale panino in una veste fuori dai canonici schemi di consumo.
Catania, dove mangiare un panino: Anchovy Fish Bar
Di fronte al suggestivo scorcio del lungomare dei Ciclopi che porta ai Faraglioni nasce l’idea di offrire un servizio di ristorazione semplice e veloce nel cuore di AciTrezza, c’è Anchovy Fish Bar. Un take away a base di pesce con la possibilità di gustare ingredienti di altissima qualità basati sulla continua ricerca di sapori e colori della nostra terra. Un menù stagionale prevede sfiziosità, panini di mare, coppi e piatti del giorno per creare accoppiamenti di gusto e nuova concezione. Tra i burgers più famosi sicuramente il Panino con Tonno, in abbinamento a melanzana panata, pesto di pomodoro di pachino secco e maionese al basilico insieme al Panino Anchovy con un mix di alici, cipolla caramellata, cremoso di caciocavallo e salsa al finocchietto selvatico. Segnaliamo anche la presenza di un Panino Vegetariano per assaporare primizie di campo nostrane.
Sulla valorizzazione delle materie prime nel territorio proponiamo, inoltre, due format che hanno assorbito e riproposto la loro chiave di lettura del concetto di sicilianità.
Catania, dove mangiare un panino: FUD Bottega Sicula
FUD Bottega Sicula, con alle spalle il recente traguardo di un decennio di attività, conta oggi dei punti vendita non soltanto in centro a Catania e Palermo, per coprire la zona d’espansione regionale, ma anche oltre lo stivale a Milano. Dunque bottega e laboratorio creativo nella nuova location di FudOn, esciop online, street food con la proposta di Fud Bocs e soprattutto ristorazione che spazia in un menù accattivante dal naming inglese storpiato con la pronuncia letterale in italiano. Un percorso unico alla scoperta dell’universo gastronomico siciliano, ricco di prodotti agricoli, salumi e formaggi ma anche di persone che hanno creduto profondamente nel valore di questa terra, viene raccontato in centosessanta pagine che raccolgono storie, prodotti e ricette golose nel libro “Panini di Sicilia” firmato dall’eclettico proprietario Andrea Graziano.
Tra le ricette più apprezzate sicuramente lo SHEK BURGHER con carne di asino di Chiaramonte Gulfi (RG), pomodoro, mozzarella di bufala affumicata, funghi, cipolla di Giarratana in agrodolce e salsa bbq in pane casereccio con semi e la variante veg con il kebab vegano, i bocconcini di legumi, burger di patate e i wurstel vegani, in piena osservazione della politica di inclusività del locale.
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Catania, dove mangiare un panino: Canasciuti Sicilian Cafè
Continuando nei pressi di piazza Mazzini e dello storico mercato della pescheria, un’altra realtà imprenditoriale ha recentemente soffiato le candeline del suo terzo anniversario: i Canasciuti Sicilian Cafè. Un’azienda giovane nata in un periodo difficile, agli esordi dell’emergenza pandemica, che ha investito nel futuro con entusiasmo trasmettendo la loro mission: quella di poter far conoscere una terra, la nostra, attraverso il cibo.
“Conosciuti” sicuramente per la genuinità dei prodotti impiegati e per gli audaci abbinamenti degli arancini in menù, l’offerta del locale spazia anche in panini ricchi sotto ogni punto di vista. Spopolano sul web, infatti, scatti che ritraggono l’abbondanza delle pietanze servite in pieno stile #foodporn proponendo sia la variante di terra, ad esempio con il Panino il Moro: guanciale croccante dei Nebrodi, stracciatella di bufala ragusana DOP, olive taggiasche, cipolla rossa, songino, che quella di mare con il Panino lo Spadino contenente hamburger di pesce spada agli agrumi, burrata e crema di pistacchio.
Catania, dove mangiare un panino: Crush Burger
E nell’ottica del successo digitale vi presentiamo l’ultimo dei locali consigliati: Crush Burger in via del Bosco. Un panino “che piace”, ideato per la condivisione non soltanto digitale ma specialmente relazionale sul gioco delle parole “crush” e “crash” che in slang giovanile inglese significa “cotta” – “innamoramento”.
Così impazzano coloratissime immagini dei colossali hamburger sul modello americano che riempiono gli occhi, e la pancia, in tutta la città. Classici bun (panini americani) e patty (medaglioni di carne, tipici degli burgers oltreoceano) insieme alle gustose salse rendono l’assaggio per le nostre papille un vero e proprio viaggio nei fast food americani.
A voi la scelta, il panino è servito!
E per la prossima volta, le alternative non mancano: ecco dove mangiare sushi a Catania