Catania, il ponte di Ognina sarà abbattuto: in arrivo 15 milioni - Live Sicilia

Catania, il ponte di Ognina sarà abbattuto: in arrivo 15 milioni

Per ridisegnare il volto di Ognina è in preparazione un concorso di progettazione. I fondi arrivano dal Viminale.
RIGENERAZIONE URBANA 2022
di
3 min di lettura

CATANIA – Il finanziamento c’è: 15 milioni di euro in totale, per “recupero, valorizzazione, restituzione del borgo di Ognina e di viale Ruggero di Lauria“. Ma per capire di che si tratta, basta dire poche parole: si abbatterà il ponte di Ognina. Se ne parla da anni, ma stavolta il progetto ha ottenuto il placet del ministero dell’Interno, che lo ha inserito nell’elenco dei fondi concessi nel piano Rigenerazione urbana 2022. Soldi che il municipio aveva rischiato di perdere e che, invece, è riuscito a ottenere in extremis, grazie alla proroga dei termini di scadenza per la presentazione delle domande.

La scorsa primavera, infatti, il Viminale aveva fatto partire i bandi per Rigenerazione urbana 2022, “volti – si legge nei documenti ministeriali – alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale”. Per tutta Italia, c’erano a disposizione 300 milioni di euro. La prima deadline per la presentazione dei progetti era fissata per il 31 marzo, poi prorogata al 30 aprile 2022. Ed è grazie a questo spostamento dei termini che la direzione Lavori pubblici di Palazzo degli elefanti è stata in grado di presentare la propria domanda.

Dei 300 milioni totali, Catania ne ha ottenuti venti. Quindici per il nuovo volto del borgo marinaro, e i restanti cinque per la rifunzionalizzazione dell’edificio scolastico di via Villa Glori, nel quartiere di Picanello: se oggi è solo lo scheletro di una scuola, a fine lavori dovrà essere uno spazio destinato a finalità sociali. Il decreto di finanziamento è stato pubblicato a metà ottobre, e i lavori dovranno essere affidati entro venti mesi da quella data. L’attesa maggiore, naturalmente, è per l’appalto di Ognina, che dovrebbe rivoluzionare la vita nell’intero quartiere e intervenire su uno dei più suggestivi scorci del fronte mare etneo.

Secondo quanto si apprende, per Ognina sarà lanciato un concorso di progettazione. Un’opportunità per gli studi di architettura e ingegneria per ridisegnare il rapporto dei catanesi con il borghetto di pescatori. Imprescindibile sarà l’abbattimento del ponte e la restituzione di respiro all’intera zona. Nelle idee dell’amministrazione, i lavori serviranno a riportare alla luce il quartiere di pescatori, cancellando l’effetto di infossamento dovuto alla costruzione di una viabilità che prevale sulle abitazioni. I soldi saranno anche utili per ridisegnare piazza Mancini Battaglia e i luoghi di interesse del borghetto. Tutto dovrà essere realizzato in pochi anni: entro la fine del 2026 il cantiere dovrà essere chiuso.

Il problema, però, potrebbe non venire da Ognina. Bensì dall’ormai tristemente celebre “viabilità di scorrimento”, cioè la trasformazione di via del Rotolo in un’arteria fondamentale per il collegamento tra la città e la circonvallazione. Il progetto originale viene dall’Ufficio speciale per l’emergenza traffico e la sicurezza sismica di scapagniniana memoria ed era un modo per decongestionare il lungomare, immaginando collegamenti alternativi da piazza Mancini Battaglia fino a piazza Europa.

Gli appalti, però, sono andati avanti, per usare un eufemismo, a rilento. Il collegamento tra la circonvallazione e via del Rotolo sembra essere cosa quasi fatta, ma altrettanto non può dirsi del contrario. Mentre l’arrivo a piazza Europa è, ancora, poco più di un sogno. Il rischio, insomma, è che Ognina abbia effettivamente una faccia nuova entro il 2026. Ma che resti un’isola circondata da incompiute.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI