Catania, rebus commissioni: nessun accordo sulle presidenze

Catania, rebus commissioni: nessun accordo sulle presidenze

Sebastiano Anastasi convoca l'aula

CATANIA – L’accordo sulle presidenze delle commissioni di Palazzo degli elefanti non c’è. Non totalmente, almeno. Per questo la questione passerà nelle mani dei singoli consiglieri comunali. La conferenza dei capigruppo riunita stamani si è conclusa con la decisione di rimettere la questione al senato cittadino, che si riunirà giovedì prossimo. L’iniziativa istituzionale voluta dal presidente Sebastiano Anastasi per responsabilizzare i partiti ha incassato il sostegno dei capigruppo. Si va in aula, dunque.

Rebus commissioni

La capigruppo di stamani si è conclusa con una fumata se non nera, grigia. Perché alcuni punti all’ordine del giorno sono stati comunque raggiunti. Innanzitutto: è stata confermata l’ipotesi di dare il via libera all’undicesima commissione, che si occuperà di Energie, Risorse del Mare, politiche per l’Ambiente, dissesto idrogeologico, sviluppo e attività produttive. 

Raggiunto anche lo schema di massima circa la composizione dei singoli gruppi. Gli elenchi ufficiali saranno votati giovedì dal senato cittadino. Ogni commissione sarà composta da undici consiglieri. Parte del dibattito di queste settimane si è concentrato su come garantire le opposizioni, ma anche su come consentire ai gruppi di maggioranza di mantenere le medesime proporzione dell’aula.

Le proporzioni

Sei consiglieri di minoranza a fronte di trenta di maggioranza. Una forbice tanto ampia non si era mai verificata in seno al consiglio comunale catanese. Da lì viene parte del rebus. Tendenzialmente Fdi avrà tre rappresentanti in ognuna delle undici commissioni.  Prima l’Italia – Lega, Forza Italia ed Mpa avranno due componenti e in alcune soltanto uno. Dc e il gruppo Trantino sindaco saranno presenti con un solo consigliere. Le opposizioni (Pd e Misto/M5s), sulla scorta di una possibilità offerta dal regolamento che permette a un singolo consigliere di sedere fino a quattro commissioni contemporaneamente,  avranno un rappresentante in ogni commissione. 

Come già ricostruito da questo giornale, l’accordo sulle presidenze non è stato ancora raggiunto perché Fratelli d’Italia e Lega punterebbero alle medesime commissioni. Bilancio e – soprattutto – Urbanistica sono le due in bilico. A questo punto, l’intesa sulle presidenze dovrà essere fra i partiti all’interno delle commissioni. Si va alla conta, insomma. Tra le incognite del caso.  

Tutti i nomi

Su tutte le altre commissioni, ci sarebbe invece uno schema di massima che, eccetto sorprese o scontri muscolari, dovrebbe reggere al voto dei consiglieri. Al Bilancio andrebbe il leghista Maurizio Zarbo; Serena Sporto (Mpa) alle Partecipate; Giovanni Curia (Ts): Viabilità; Gianina Ciancio (M5s) a Statuto e Regolamento; Angelo Scuderi (Mpa) ai Lavori Pubblici; Giovanni Magni (FdI) alla Cultura; Melania Mitraglia (FI) ai Servizi Sociali; Simona Latino (Dc) al Personale e Formazione; Antonino Manara (FdI) alla neonata undicesima commissione. 

La partita più calda sarà – come accennato – in seno alla commissione Urbanistica. E non si esclude il ballottaggio tra il meloniano Erio Buceti e il sammartiniano Andrea Cardello


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